In classe tra i banchi ho fatto caso rare volte al crocefisso,i miei docenti non hanno mai celebrato messa in classe, anzi alcuni esprimevano opinioni ed idee che non rispecchiavano per niente quella della Chiesa cristiano-cattolica, eppure la croce era li.
Il che che si dica o ridicolizza la croce è un simbolo si cristiano ma anche di tradizione, cultura e non solo, la quale da secoli e secoli permane nelle nostre realtà , quando vado a fare trekking sulle montagne, per esempio le nostre Alpi, qualche crocefisso lo vedo, quando osservo qualche statua nelle nostre piazze e vie qualche croce la vedo, in vari dipinti del nostro patrimonio artistico vedo il crocefisso anche li, al collo di gente credente e non croci-crocefissi li vedo pure lì ecc. .
Il crocefisso è anche simbolo di sofferenza (pure ridicolizzata anch'essa questi giorni) non certamente di gloria.
La sofferenza parte della nostra vita, purtroppo, non c'è vita se non c'è speranza e se non c'è sofferenza, quando mai la vita è fatta solo di rosa e fiori. Mai! Per nessuno sia egli credente di qualsiasi confessione o no. Banalizzare cristo crocefisso paragonandolo ad una triste simbologia "sofferentemente" cadaverica è perciò segno di profonda ignoranza e leggerezza.
Una sentenza europea mi dice di togliere il crocefisso dalle aule, mi spiace, ma per quanto detto sopra ed in nome di una pragmatica laicità, la croce rimane dov'è.
Vari laicisti puri per lo più di stirpe rosseggiate, non capiscono che la laicità va ritrovata in questioni molto più sostanziali che formali ed invece, questi colgono le occasioni inutili (indebolendo quelle più utili) per sputtanare Sacra Romana Chiesa senza mai scindere tra il buono ed il cattivo che c'è in essa, rafforzando ed estremizzando lo scontro tra pro e contro facendo partorire questi "mostri della contraddizione cristiana" come sua impunità Papi Berlusconi primo (ed ultimo speriamo) ed i soliti democristianacci dell'opportunismo, i quali tramite la legge del contrappasso vengono incoronati come difensori dei valori e delle tradizioni cristiane, ma de che!
Il silenzio di un crocefisso sofferente, che alla fine non influenza niente e nessuno rimanga nelle scuole pubbliche per carità di Dio, e con esso anche il silenzio di tutti i commedianti di ogni specie e di ogni colore.
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