domenica 20 giugno 2010

My name is Aldo Brancher


Il processo che  vede come imputato Aldo Brancher per reato di appropriazione indebita (cioè "chiunque si  procura per sè o  altri un ingiusto profitto") emersa nel caso Bancopoli  del 2005, quando Fiorani allora amministratore della  Banca Popolare Italiana-Banca Popolare di Lodi tentò "la scalata" su Banca Antonveneta, non partirà  (data inizio processo prevista era il 26 giugno), in quanto ora li neoministro  si aggrapperà alla legge sul legittimo impedimento.
Brancher sarà infinitamente grato a Berlusconi per averlo salvato pure questa volta.

PROCEDIMENTI GIUDIZIARI DI ALDO BRANCHER da wikipedia
Detenuto per 3 mesi nel carcere di San Vittore, fu uno dei pochissimi inquisiti di Mani pulite a ricevere solidarietà dall'ambiente esterno: lo rivelò il suo datore di lavoro Silvio Berlusconi raccontando che "quando il nostro collaboratore Brancher era a San Vittore, io e Confalonieri giravamo intorno al carcere in automobile: volevamo metterci in comunicazione con lui".


Scarcerato per decorrenza dei termini di custodia cautelare, è stato condannato con giudizio di primo grado e in appello per falso in bilancio e finanziamento illecito al Partito Socialista Italiano. Brancher non verrà condannato in Cassazione grazie alla prescrizione per il secondo reato e alla depenalizzazione del primo da parte del governo Berlusconi, del quale faceva parte.


Viene indagato a Milano per ricettazione nell’indagine sullo scandalo della Banca Antonveneta e la scalata di Gianpiero Fiorani all’istituto creditizio: la Procura ha rintracciato, presso la Banca Popolare di Lodi, un conto intestato alla moglie di Brancher con un affidamento e una plusvalenza sicura di 300mila euro in due anni.

1 commento:

Anonimo ha detto...

viva i nostri politici