L’operazione della Compagnia di Peschiera comandata dal capitano Marino preceduta da sopralluoghi con l’elicottero in altri Comuni, un sequestro a Valeggio
Terremoto politico nel Comune di Lazise dove i carabinieri della compagnia di Peschiera hanno sollevato il coperchio su un vasto sistema di irregolarità in campo edilizio e urbanistico che avrebbe goduto di connivenze nel Palazzo. In qualche caso si costruiva perfino in zone a rischio di frana.
Si è conclusa con il sequestro di sette cantieri edili e la denuncia all’autorità giudiziaria di 23 persone, tra i quali tre amministratori del Comune di Lazise (sui loro nomi gli investigatori mantengono il riserbo) e molti professionisti, la maxi operazione dell’Arma contro l’abusivismo e la mancata applicazione delle normative sul lavoro. L’operazione «cantieri sicuri sul Garda 2010» ha visto impegnati una trentina di militari della compagnia di Peschiera, in collaborazione con i nuclei operativi di Verona e Bolzano, l’ispettorato del Lavoro e il personale dello Spisal provinciale. I controlli hanno interessato 38 cantieri edili sulle rive del Garda nei Comuni di Lazise, Bardolino, Peschiera e Valeggio sul Mincio. Al termine delle verifiche sono stati sequestrati complessivamente sette cantieri edili, sei soltanto nel territorio comunale di Lazise e uno in quello di Valeggio, per un valore di oltre 8 milioni di euro. Tale cifra è calcolata per difetto poiché una volta ultimati i lavori il valore degli immobili sarebbe aumentato di molto. Inoltre sono state denunciate 23 persone, tra committenti, operai, direttori e progettisti dei lavori, esecutori e legali rappresentanti, tra i quali tre amministratori comunali titolari di altrettanti studi tecnici privati, tutti veronesi.
In gran parte i muratori - molti gli immigrati ma nessuno di loro è risultato clandestino - erano all’opera nella costruzione di villette e residence da affittare a turisti in villeggiatura sul Garda. A Lazise si sono riscontrati gli abusi più gravi alle norme urbanistiche, fra cui il fatto che si costruisse in zone ad alto rischio di smottamento. A Valeggio, invece, gli abusi e la mancata osservanza delle norme sulla sicurezza riguardano i lavori in alcune villette a schiera. Il blitz dell’Arma si è concluso con le perquisizioni e i sequestri firmati dal pm Valeria Ardito che ha coordinato le indagini.
Alcuni cantieri erano privi di qualsiasi permesso per costruire, in altri i militati dell’Arma hanno riscontrato la completa inosservanza delle norme di sicurezza del lavoro. Alcune costruzioni erano state avviate all’interno di aree indicate come non idonee ai fini edificatori, in quanto a rischio idrogeologico. Nei confronti delle persone denunciate sono state colpite da sanzioni amministrative per un totale di circa 250mila euro.
L’operazione è stata illustrata ieri dal capitano Mario Marino, comandante della Compagnia di Peschiera che parla di violazioni gravissime e numerose che riguardano soprattutto la legge sulla sicurezza. I controlli alla ricerca di inadempienze o irregolarità nei 38 cantieri edili della zona erano stati preceduti da una mappatura dall’alto con un elicottero messo a disposizione dal nucleo operativo dei carabinieri di Bolzano.
Lo scenario che gli uomini dell’Arma si sono trovati davanti è stato impressionante. In vari cantieri le norme sulla sicurezza erano praticamente inesistenti, quasi fossero leggi marziane. Alcune opere erano stati avviate in prossimità del centro, a poca distanza dal municipio. Evidentemente c’è chi ha chiuso non uno ma entrambi gli occhi. Per gli investigatori il fatto che si sia costruito in luoghi non idonei, inoltre, rappresenta un fatto inedito nel Veronese.
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