"Il non cercare l'approvazione degli altri, il non dover più giustificare con nessuno per essere chi sei,una persona rara, unica e fiera"
martedì 25 ottobre 2011
La composizione del debito italiano di Eugenio Benetazzo
Eugenio Benetazzo sulla composizione del debito italiano
sabato 22 ottobre 2011
lunedì 10 ottobre 2011
Succede a Rivoli Veronese
Palestra di roccia e ciclabili nel segno del turismo
Una passerella ciclopedonale tra Rivoli e Ceraino e una palestra naturale di roccia, entrambe in località Battello. Sono alcune idee che il sindaco Mirco Campagnari, con la sua amministrazione, sta mettendo sul tavolo, anche in accordo con il Comune di Dolcè.
L'obiettivo è favorire a Rivoli la crescita dell'indotto turistico legato a percorsi ciclabili, attrazioni paesaggistiche e naturali, prodotti tipici, monumenti storici e testimonianze artistiche.
«Vogliamo attirare a casa nostra gli appassionati di gite in bicicletta o di arrampicata», spiega Campagnari, «creando occasioni d'incontro, di conoscenza e di scambio per i turisti, che sempre più vanno alla ricerca di un tipo di proposta che il nostro territorio può soddisfare in pieno».
Il primo cittadino guarda con attenzione e interesse al vicino Trentino: «Attorno a biciclette e pareti di roccia hanno sviluppato un indotto turistico sportivo non da poco», afferma, «Possibile che noi non possiamo trarne esempio e fare la nostra piccola parte?».
La passerella sull'Adige è qualcosa più di un'idea. Campagnari afferma di averne già parlato con l'amministrazione di Dolcè, sull'altra sponda del fiume, per rincorrere il medesimo obiettivo. «Insieme potremmo accedere a finanziamenti speciali», continua.
Oltre alle ragioni turistiche, però, c'è pure la voglia di un recupero storico. «Tra Battello e Ceraino, fino a qualche decennio fa il collegamento era costante tramite alcuni barconi e per la gente era normale fare la spola tra una riva e l'altra».
La parete di roccia, invece, secondo il sindaco è lì che non aspetta altro che essere valorizzata.
«Già oggi, senza alcuna pubblicità e totalmente sguarnita, gli sportivi vengono a scalarla», afferma. «Si trova in un terreno privato, ma i proprietari sarebbero disposti a cedere l'area al Comune. Dobbiamo anzitutto studiare un modo per metterla in sicurezza, poi promuoverla come attrazione sportiva, insieme magari ad altre ardite pareti».
Per questo Mirco Campagnari ha anche chiesto aiuto alla minoranza consiliare. «Le modalità vanno studiate per bene», conclude il primo cittadino, «ma sono convinto che Rivoli abbia più di qualche chance da giocarsi: apriamo la mente, guardiamo cosa fanno altro attorno a noi e valutiamo quale percorso possiamo intraprendere». C.M.
L'obiettivo è favorire a Rivoli la crescita dell'indotto turistico legato a percorsi ciclabili, attrazioni paesaggistiche e naturali, prodotti tipici, monumenti storici e testimonianze artistiche.
«Vogliamo attirare a casa nostra gli appassionati di gite in bicicletta o di arrampicata», spiega Campagnari, «creando occasioni d'incontro, di conoscenza e di scambio per i turisti, che sempre più vanno alla ricerca di un tipo di proposta che il nostro territorio può soddisfare in pieno».
Il primo cittadino guarda con attenzione e interesse al vicino Trentino: «Attorno a biciclette e pareti di roccia hanno sviluppato un indotto turistico sportivo non da poco», afferma, «Possibile che noi non possiamo trarne esempio e fare la nostra piccola parte?».
La passerella sull'Adige è qualcosa più di un'idea. Campagnari afferma di averne già parlato con l'amministrazione di Dolcè, sull'altra sponda del fiume, per rincorrere il medesimo obiettivo. «Insieme potremmo accedere a finanziamenti speciali», continua.
Oltre alle ragioni turistiche, però, c'è pure la voglia di un recupero storico. «Tra Battello e Ceraino, fino a qualche decennio fa il collegamento era costante tramite alcuni barconi e per la gente era normale fare la spola tra una riva e l'altra».
La parete di roccia, invece, secondo il sindaco è lì che non aspetta altro che essere valorizzata.
«Già oggi, senza alcuna pubblicità e totalmente sguarnita, gli sportivi vengono a scalarla», afferma. «Si trova in un terreno privato, ma i proprietari sarebbero disposti a cedere l'area al Comune. Dobbiamo anzitutto studiare un modo per metterla in sicurezza, poi promuoverla come attrazione sportiva, insieme magari ad altre ardite pareti».
Per questo Mirco Campagnari ha anche chiesto aiuto alla minoranza consiliare. «Le modalità vanno studiate per bene», conclude il primo cittadino, «ma sono convinto che Rivoli abbia più di qualche chance da giocarsi: apriamo la mente, guardiamo cosa fanno altro attorno a noi e valutiamo quale percorso possiamo intraprendere». C.M.
Articolo de l'Arena di Verona del Mercoledì 05 Ottobre 2011
domenica 9 ottobre 2011
venerdì 7 ottobre 2011
Succede a Malmö (Svezia)
Malmö, una svedese su 2 ruote
Articolo di Isa Grassano tratto da la Repubblica.it del 14 settembre 2011
La bella città situata di fronte a Copenhagen è il paradiso di ciclisti, amanti del verde e bambini. Scopriamola
«Il primo regalo che si fa ad un nostro bambino? È la bicicletta insieme a un caschetto, mentre il piccolo è ancora in fasce. I nostri figli iniziano a pedalare forse anche prima di camminare». Scherza Annelie, la nostra guida, ma qui a Malmö (la terza città per importanza in Svezia, affacciata sul Mar Baltico e collegata alla capitale danese Copenaghen, in soli 20 minuti, tramite il ponte sullo stretto di Öresund) sembra essere davvero così: gli abitanti si muovono quasi esclusivamente in sella ai loro velocipedi, bambini compresi. La bicicletta, accessoriata con carrellini per il cane o la spesa, li tiene in forma e fa bene all'ambiente.
Sulle ampie ciclabili (ben 430 chilometri) e i ponti dedicati alla mobilità dolce, tutti si muovono in tranquillità e si possono raggiungere i diversi quartieri della città, dove i palazzi storici si alternano alle architetture ultramoderne. Così anche i turisti non si lasciano sfuggire l'occasione di prendere una bici a noleggio. Del resto, pedalare è il modo migliore per visitare questa città, che si lascia misurare a giri di ruota, nonostante sia una delle aree metropolitane più dinamiche ed estese del Nord Europa.
Ex centro industriale e di cantieristica navale, Malmö vale di sicuro un week end lungo. Perché è una città con mille sfaccettature. Un cuore medievale racchiuso attorno alla piazzetta di Lilla Torg, cinta dalle caratteristiche case quattrocentesche a graticcio e circondata da caffé, tavole calde e ristoranti con i tavolini all'aperto e boutique (tra questi il Form/Design Center, in un magazzino ottocentesco, sede di esposizioni di artisti contemporanei ma anche un negozio dove trovare il meglio del design scandinavo), uno degli scorci più belli della città. Da non perdere anche il castello rinascimentale Malmöhus (fatto costruire sulle rovine della zecca quattrocentesca), utilizzato, nell'ottocento, come prigione. Al suo interno ospita il Malmö Konstmuseum (Museo d'Arte), uno dei più grandi nella Nazione, con una collezione permanente di storia dell'arte e dello stile dal 1500 a oggi e una grande galleria di opere contemporanee sia svedesi che internazionali.
L'anima, invece, è moderna e cosmopolita, abitata da oltre 140 nazionalità diverse. Il clou è il porto occidentale (Västra Hamnen), l'area industriale che, un tempo, ospitava i cantieri navali della Kockums. Un quartiere che guarda al mare (alimentato al 100% da energia rinnovabile, prodotta in loco da 1400 mq di pannelli fotovoltaici e dalla stazione eolica di Norra Hamnen) e che ruota attorno al simbolo cittadino Turning Torso, il celebre grattacielo "a spirale" di 190 metri di altezza e 54 piani (con una torsione di 90° gradi dalla base alla cima, il secondo palazzo con abitazioni più alto d'Europa). L'ideazione è dell'architetto spagnolo Santiago Calatrava che si è ispirato proprio ad un torso umano, un elemento scultoreo che rappresenta l'unico movimento ascensionale nello skyline di una città sempre più proiettata nel futuro.
Non solo spazi per i grandi. Malmö è anche e soprattutto una città per i bambini. Ad iniziare proprio da questo moderno distretto, dove si trova il nuovo parco per lo skateboard, "Stapelbädd", uno dei più grandi in Europa, con una pista di ben 2000 metri quadri, per scatenarsi in acrobazie o solo per vedere gli altri volteggiare nell'aria.
Ci sono, inoltre, ben trenta parchi tematici (i pirati, i cantastorie, il mare, la giungla, il circo), immersi nel verde, tra laghetti, stagni, aiuole di fiori e molti giochi (tutti ad ingresso gratuito), dove i piccoli possono correre e giocare in tutta tranquillità.
Numerosi i musei dedicati. Il Leksaksland (museo del giocattolo) utilizza effetti speciali, musiche, suoni e luci per presentare i 10.000 balocchi della collezione: puffi, barbie, personaggi Disney, Harry Potter. Qualunque sia il giocattolo preferito dai piccoli, qui si trova. E non manca una capsula spaziale per quanti vogliono avventurarsi al di fuori dei confini del nostro pianeta e la "casa degli orrori" per i più coraggiosi, alla caccia di mostri e fantasmi.
Nel Museo della Tecnica e della Navigazione, si ammirano veicoli di ogni epoca e i bambini possono entrare, persino, in un sommergibile. Chi ama gli animali, non può mancare una sosta al rettilario: il fantastico regno di ragni, lucertole, piccoli canguri, scimmie e pappagalli variopinti e un contatto a tu per tu con la natura. I più golosi, infine, trovano il loro mondo nella Fabbrica di Cioccolato, per tuffarsi nella bontà del cibo degli dei, tra golose praline, i tartufi e altre ghiottonerie da leccarsi i baffi.
Articolo di Isa Grassano tratto da la Repubblica.it del 14 settembre 2011
La bella città situata di fronte a Copenhagen è il paradiso di ciclisti, amanti del verde e bambini. Scopriamola
«Il primo regalo che si fa ad un nostro bambino? È la bicicletta insieme a un caschetto, mentre il piccolo è ancora in fasce. I nostri figli iniziano a pedalare forse anche prima di camminare». Scherza Annelie, la nostra guida, ma qui a Malmö (la terza città per importanza in Svezia, affacciata sul Mar Baltico e collegata alla capitale danese Copenaghen, in soli 20 minuti, tramite il ponte sullo stretto di Öresund) sembra essere davvero così: gli abitanti si muovono quasi esclusivamente in sella ai loro velocipedi, bambini compresi. La bicicletta, accessoriata con carrellini per il cane o la spesa, li tiene in forma e fa bene all'ambiente.
Sulle ampie ciclabili (ben 430 chilometri) e i ponti dedicati alla mobilità dolce, tutti si muovono in tranquillità e si possono raggiungere i diversi quartieri della città, dove i palazzi storici si alternano alle architetture ultramoderne. Così anche i turisti non si lasciano sfuggire l'occasione di prendere una bici a noleggio. Del resto, pedalare è il modo migliore per visitare questa città, che si lascia misurare a giri di ruota, nonostante sia una delle aree metropolitane più dinamiche ed estese del Nord Europa.
Ex centro industriale e di cantieristica navale, Malmö vale di sicuro un week end lungo. Perché è una città con mille sfaccettature. Un cuore medievale racchiuso attorno alla piazzetta di Lilla Torg, cinta dalle caratteristiche case quattrocentesche a graticcio e circondata da caffé, tavole calde e ristoranti con i tavolini all'aperto e boutique (tra questi il Form/Design Center, in un magazzino ottocentesco, sede di esposizioni di artisti contemporanei ma anche un negozio dove trovare il meglio del design scandinavo), uno degli scorci più belli della città. Da non perdere anche il castello rinascimentale Malmöhus (fatto costruire sulle rovine della zecca quattrocentesca), utilizzato, nell'ottocento, come prigione. Al suo interno ospita il Malmö Konstmuseum (Museo d'Arte), uno dei più grandi nella Nazione, con una collezione permanente di storia dell'arte e dello stile dal 1500 a oggi e una grande galleria di opere contemporanee sia svedesi che internazionali.
L'anima, invece, è moderna e cosmopolita, abitata da oltre 140 nazionalità diverse. Il clou è il porto occidentale (Västra Hamnen), l'area industriale che, un tempo, ospitava i cantieri navali della Kockums. Un quartiere che guarda al mare (alimentato al 100% da energia rinnovabile, prodotta in loco da 1400 mq di pannelli fotovoltaici e dalla stazione eolica di Norra Hamnen) e che ruota attorno al simbolo cittadino Turning Torso, il celebre grattacielo "a spirale" di 190 metri di altezza e 54 piani (con una torsione di 90° gradi dalla base alla cima, il secondo palazzo con abitazioni più alto d'Europa). L'ideazione è dell'architetto spagnolo Santiago Calatrava che si è ispirato proprio ad un torso umano, un elemento scultoreo che rappresenta l'unico movimento ascensionale nello skyline di una città sempre più proiettata nel futuro.
Non solo spazi per i grandi. Malmö è anche e soprattutto una città per i bambini. Ad iniziare proprio da questo moderno distretto, dove si trova il nuovo parco per lo skateboard, "Stapelbädd", uno dei più grandi in Europa, con una pista di ben 2000 metri quadri, per scatenarsi in acrobazie o solo per vedere gli altri volteggiare nell'aria.
Ci sono, inoltre, ben trenta parchi tematici (i pirati, i cantastorie, il mare, la giungla, il circo), immersi nel verde, tra laghetti, stagni, aiuole di fiori e molti giochi (tutti ad ingresso gratuito), dove i piccoli possono correre e giocare in tutta tranquillità.
Numerosi i musei dedicati. Il Leksaksland (museo del giocattolo) utilizza effetti speciali, musiche, suoni e luci per presentare i 10.000 balocchi della collezione: puffi, barbie, personaggi Disney, Harry Potter. Qualunque sia il giocattolo preferito dai piccoli, qui si trova. E non manca una capsula spaziale per quanti vogliono avventurarsi al di fuori dei confini del nostro pianeta e la "casa degli orrori" per i più coraggiosi, alla caccia di mostri e fantasmi.
Nel Museo della Tecnica e della Navigazione, si ammirano veicoli di ogni epoca e i bambini possono entrare, persino, in un sommergibile. Chi ama gli animali, non può mancare una sosta al rettilario: il fantastico regno di ragni, lucertole, piccoli canguri, scimmie e pappagalli variopinti e un contatto a tu per tu con la natura. I più golosi, infine, trovano il loro mondo nella Fabbrica di Cioccolato, per tuffarsi nella bontà del cibo degli dei, tra golose praline, i tartufi e altre ghiottonerie da leccarsi i baffi.
giovedì 6 ottobre 2011
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