martedì 30 dicembre 2008

Discorso di fine anno del Re

Ebbene anche al Re tocca il discorso di fine anno. L'anno che si sta per chiudere ha lasciato qualcosa di buono? Beh da certi punti di vista proprio un bel niente basti pensare al Popolo delle Falsità e al Pasticcio Democratico per non parlar degli altri, addirittura il Mastella me lo ritrovo a fare il pagliaccio a Quelli che… su Rai Due da quella lussuriosa onnipotente di Ventura che senza scrupoli lo ha ripescato da qualche villa di Ceppaloni. Amici vicini e lontani non è cambiato nulla. No dai è nata La Nebbia e La Neve (eh capirai) e ringrazio subito tutti quelli che hanno aderito al blog in ordine di apparizione Andrea, Daniela, Sabrina, Alessandro ed Adriana per ora questi, perché aspetto anche te che stai leggendo. A fatica ma con riscontro siam riusciti fino ad oggi a portare avanti sto blog .
Che posso dir ancora cosa si aspetta un povero Re? Beh si aspetta un mondo migliore dove il rispetto riprendi la posizione che gli spetti nella società, nell'ambiente, nella politica, che l'onestà, che vien portata avanti da quel nuovo composto da tante persone che troviam per strada, per la rete ed in qualche rara ma proprio rara bestia nella classe politica, diventi valore portante in ogni settore (utopia mah?).
Ringrazio tantissimo chi mi anima in quanto senza sarei morto, porraccio ti conosco molto bene più di ogni altro e so quanta pazienza tu porti con me e per questo ti son grato, tu dai voce a un umil Re che con imbarazzo porta in testa una corona ma, che pur tutti Voi senza saperlo portate, perché essa non è fatta solo d'oro e pietre preziose ma sopra tutto da rispetto ed onestà quindi molti di Voi siete Re o Regine fatevi un applauso!

Basta basta discorsi!

A tutti Voi Regine e Re
Buon Anno

domenica 28 dicembre 2008

Wikisend, servizio libero di condivisione di archivi


Wikisend è un servizio di file hostig gratuito dove puoi “uploadare” (caricare) on line i tuoi file fino ad una dimensione di 100 MB, utile per blog in quanto viene rilasciato un link per i download (noi lo abbiamo utilizzato per il Calendario 2009 “Gru senza ali”), per condividere file con terzi in rete ( per supplire, ad esempio ,alle mail che non supportano troppo carico); puoi anche decidere se proteggere i file caricati con una password, il tempo di permanenza lo decidi tu da un minimo di 7 gg ad un massimo di 90 gg. Volendo puoi registrarti per ottenere maggiori funzioni del servizio.

giovedì 25 dicembre 2008

Danubio ..consiglio di Natale



Buon Natale a tutti e visto che in questo periodo si passa tanto tempo davanti ai fornelli vi consiglio una ricetta facile ma di successo garantito.....ottimo come antipasto ma da mangiare anche come merenda, break spezza fame o perchè no a casa con amici e parenti davanti una tombolata o una partitona a sette e mezzo.


Danubio (adattato ai miei gusti ovviamente)
750 gr. farina
3 uova
2 patate di media grandezza
2 bustine lievito per pizza a lievitazione istantanea
1 bicchiere di latte
100 gr. burro
100 gr. parmigiano
1 cucchiaino di zucchero
4 cucchiaini di sale
350 gr. formaggio meglio se filante ottima scamorza o provola
350 gr.prosciutto cotto o pancetta affumicata (o l'affettato che preferite)

Lessare le patate, io per fare prima le ho cotte nel microonde, tagliare il formaggio e l'affettato a quadrettini.
In una ciotola abbastanza larga versare la farina e al centro aggiungere le patate ancora calde e ridotte a purè, aggiungere il burro ammorbidito tagliato finemente, le uova, lo zucchero, il parmigiano grattugiato, il latte ed infine il lievito istantaneo.(se volete utilizzate pure il lievito di birra ma ricordate che dovrete fare riposare l'impasto almeno un' ora al caldo per farlo lievitare).
Impastare il tutto aggiungendo il sale, formando una bella palla. Staccare dall'impasto dei pezzi di pasta e appiattirle sulla mano, riempirle con il formaggio e l'affettato a cubetti, richiuderle bene formando delle palline che metteremo in una teglia dai bordi alti, le palline dovranno essere un pò distanziate fra loro. Quando tutte le palline saranno pronte, circa una trentina, spennellarle con dell'uovo sbattuto ed infornarle nel forno preriscaldato, a 180° er 30/40 minuti circa...e come sempre buon appetito.

martedì 23 dicembre 2008

Buon Natale - Merry Christmans


Lo staff della nebbia e la neve augura a tutti un Felice Natale, sperando che la nebbia si diradi sempre più lasciando intravedere un presente ed un futuro radioso ed equo per tutti.

Nostra FOTO Copenhagen - Parco Tivoli novembre 2008
Our PHOTO Tivoli Park - Copenhagen november 2008

domenica 14 dicembre 2008

CALENDARIO 2009 "Cavaion Veronese Gru senza ali"

La Nebbia e La Neve vi presenta il nuovo calendario 2009 "Cavaion Veronese - Gru senza ali".
Il calendario lo puoi scaricare gratuitamente in formato pdf facendo un semplice click qui .
Di seguito le note dall'autore:

"Uno dei problemi del nostro tempo sembra essere la perdita della facoltà di ricordare.
Lo stile di vita è oggi improntato sulla velocità, tutto avviene in tempi sempre più brevi e, per questo, a parità di tempo, molte di più sono le cose da ricordare.
Il ricordo può addirittura essere fonte di smarrimento: ci ricordiamo l'aspetto che un paesaggio aveva un anno fa, qualche mese fa, una settimana fa, ieri.
Ed oggi, in quello stesso luogo, non ci ritroviamo più.
I punti di riferimento sono spariti, veniamo sopraffatti da angoscia: dove sono? Cosa è successo?
Fotografare è vedere, è fermarsi, è scoprire, fotografare è voler ricordare, fotografare è anche mostrare ai distratti quello che succede." Adriana Bozzetto

P.S. Puoi vedere il video di presentazione calendario 2009 anche su LanebbiaelaneveTV.

venerdì 12 dicembre 2008

Riprese dei consigli comunali, dovere nostro? No Loro!


Ho sempre ritenuto che politica e trasparenza debbano sempre "andare" in parallelo non può esistere politica senza trasparenza, come tutti voi ben sapete questo nella realtà non succede.
Un esempio (anche se magari per qualcuno potrebbe risultare secondario rispetto ad altri), i consigli comunali sono pubblici e ciò vuol dire anche che chiunque può andare a vederseli fisicamente, però se ci si presenta con un registratore, video o fotocamera che sia, in molti municipi questo non si può fare, e perché? Perché i consigli comunali son pubblici fino ad un certo punto, in quanto le amministrazioni comunali possono regolamentarsi i consigli, tramite loro statuto, cosi che lor Signori molto furbamente in vari casi hanno pensato di non far entrare nei palazzi registratori e telecamere durante lo svolgimento delle sedute consigliari.
No no Signori miei, non mi va bene questo anzi non ci va bene questo nel modo più assoluto, prima di tutto i consigli pubblici comunali non è roba Vostra ma è roba, anche, nostra, noi vi abbiamo eletto ed è a noi che dovete far riferimento in ogni secondo della Vostra vita politica fino a quando non Vi scade il mandato; Vi ricordo che siam noi quelli che paghiamo i Vostri stipendi in quanto contribuenti, in un certo senso siete nostri dipendenti perciò da buoni datori di lavoro dobbiamo essere messi in grado di verificare come lavorate, è un nostro diritto.
Signori, video registrare o riprendere in diretta i consigli comunali è più un Vostro che nostro dovere, in nome della piena democrazia e della sopracitata trasparenza, perché, senza di questa la politica rischia di diventare altra cosa, non capisco in cosa consisti la difficoltà visto che in certi comuni vengono trasmesse in diretta e registrate le sedute pubbliche dei consigli per poi essere archiviate sul web e chiunque può andarsele a vedere quando gli pare e piace.
Spero che lor Signori non si inventino, visto che sono geniali nell'inventare, che le riprese video via web abbiano costi elevati, lo sanno anche i sassi ormai che internet e le nuove tecnologie comportano costi bassi.
Qualcuno potrebbe obbiettare dicendomi che se taluno desidera assistere ai consigli alzi il culo e venga di persona, molto riduttivo tutto ciò. Primo, se uno non ha tempo, per qualsiasi svariato motivo, quando se lo vede il suo consiglio? Secondo, e motivo principale il palazzo crea sempre distanza quindi la gente per svogliatezza o complessità forse dovute da un certo timore, timidezza non viene e non verrà mai (a meno che non vengano trattati direttamente i propri affari) e poi ,ricordo per la terza volta ,la posta è ben più alta non si può scindere politica con trasparenza, quindi dovete essere Voi quelli che prendono l'iniziativa.
In Usa le riprese vengono effettuate senza che qualche amministratore locale vada in fibrillazione, vi lascio una riga tratta dal penultimo libro di Federico Rampini - La speranza indiana " ...Il consiglio comunale di Pasadena (California) trasmette tutte le sue sedute su Internet, quindi i due cronisti indiani possono seguirle come se fossero sul posto..."
Internet assieme al Web 2.0 renderà sempre più diretto il rapporto tra eletto ed elettore, Obama lo ha capito, Voi ancora no.

P.S. Guarda cos'è successo in quel di Nogara (Verona).

mercoledì 3 dicembre 2008

I SEMAFORI CON IL CONTO ALLA ROVESCIA DI COPENHAGEN

I paesi scandinavi sono avanti anni luce in molte settori (moralità,politica,ambiente,stato sociale,servizi ecc.)rispetto che nel bel paese. Stavolta vi faccio vedere come funzionano i semafori di Copenhagen comincia il countdown quarda il video.

domenica 30 novembre 2008

NUOVA LEGGETTA ORDINARIA STRISCIANTE


Era un po' che non lo sentivo in prima persona, non avevo nostalgia, e adesso ritorna, di chi sto parlando?
INDOVINA DI CHI?
Non troppo alto, faccia che ricorda Joker (il nemico N°1 di Batman), è uguale a 20 anni fa', si arricchisce alle nostre spalle, crede di essere la reincarnazione del duce, ma spesso fa la figura da pagliaccio, si è proprio lui, er nanetto.
Ho chiesto a Grillo se a Natale gli regala un naso rosso così assomiglia perfettamente alla parte che gli è più consona, quella di far ridere e purtroppo nello stesso tempo piangere tutti noi.
Ha trovato il modo di danneggiare SkyTV, concorrente Mediaset con una leggetta, competere con le leggi di mercato, non è da lui, le scorciatoie sono più facili, e sicure. Non avevo dubbi, è stato capace di fare l'imprenditore con raggiri e mazzette. E' finito. E lui lo sa, è per quello che si è fatto stampare quel "ghigno"che tutti scambiano per un sorriso.

giovedì 27 novembre 2008

Biscotti danesi



Eccomi quà....ispirata dalla Sirenetta ho deciso di provare a "sfornare"i biscotti danesi, li ho cotti ieri sera e stamani in ufficio hanno fatto furore..e allora eccovi la ricetta e come sempre buon appetito.


250 gr. burro

420 gr. farina 00

170 gr. zucchero

1 cucchiaino raso di sale

2-3 cucchiai di latte

Fare ammorbidire il burro, intanto in una ciotola unire la farina lo zucchero e il sale e mescolare, unire il burro a pezzetti ed impastare aggiungere infine il latte per compattare un pò il composto. Per chi avesse fretta può mettere tutto mel mixer del robottino, io avevo tempo e voglia e ho impastato tutto a mano. Avvolgere nella pellicola trasparente e mettere in frigo per due ore (ops io sono uscita e alla fine il mio composto è stato in frigo per 24 ore.....quindi per lavorarlo l'ho lasciato fuori dal frigo un pò di tempo), per praticità avevo diviso l'impasto in due panetti.
Per stendere l'impasto ed evitare che si rompesse ho steso un foglio di carta forno sulla tavolo ho appoggiato un panetto di impasto e sopra un altro fogli di carta forno e poi l'ho stesa con il mattarello fino ad ottenere uno spessore di 5/8 mm. poi vedete voi se vi piacciono più fini o più spessi.I biscotti li ho tagliati con le formine a forma di animale , stelle e cuoricini poi li ho infornati nel forno caldo a 150° per 25/30 minuti (tempo indicativo perchè dipende dallo spessore dei biscotti) comunque

martedì 18 novembre 2008

Ciambellone salato





Eccomi qua......è da tanto che ci pensavo e adesso mi sono decisa visto che adoro cucinare e mangiare ho deciso di partire con la rubrica di cucina....pronti partiamo


Ricetta del Ciambellone salato così faccio contenti i miei clown preferiti.

Ingredienti:
3 uova
300 gr. farina 00
120 ml. latte
70 ml. olio di semi
350 gr. di formaggio e salumi (tagliati a cubetti)
1 bustina di lievito
sale, pepe e grana.

In una terrina sbattere le uova fino a renderle schiumose, aggiungervi l'olio e il latte continuando a mescolare, incorporarvi la farina e il lievito, aggiungervi i salumi e il formaggio a dadini (io in casa avevo brie e pancetta stufata), sale e pepe.
Prendere uno stampo per ciambella, io ho usato quello al silicone che non bisogna ungere, altrimenti va bene qualunque tipo, imburarlo, infarinarlo e versargli il composto.
Ricoprire l'impasto con il grana grattugiato ed infornare nel forno pre-riscaldato a 180° per 40 minuti.
Buon appettito

Ps:La "Ranocchietta" dice che il giorno dopo scaldato è veramente buono
ciao ciao

venerdì 14 novembre 2008

Free Blogger



Esprimi te stesso con le tue idee, le tue ragioni, le tue denunce, la tua vita, le foto, gli articoli, i filmati e li condividi con tutti in rete; questi siam noi, ci chiamano blogger ma altro non siam che persone normali. Limitare o far chiudere addirittura un blog vuol dir "fermare" tutto ciò elencato sopra cioè la libertà di espressione e di informazione.
LA NEBBIA E LA NEVE aderisce alla campagna promossa da Beppe Grillo "Free Blogger" per ostacolare la proposta di legge del Sig. Riccardo Levi (Partito Democratico) il quale riesuma la vecchia proposta "ammazzablogger" Levi/MortadellaProdi con delle non sostanziali modifiche.
Ecco i punti salienti della "nuova" proposta di legge Levi/Veltroni (Partito Democratico), Grillo le sintetizza così:

- ogni blog è equiparato a un prodotto editoriale
- ogni blog che pubblica Adsense di Google o banner può risponderne all'Agenzia delle Entrate
- ogni blog deve iscriversi al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione)
- ogni blog è soggetto alle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa
- ogni blog che non si iscrive al ROC può essere denunciato per il reato di "stampa clandestina": due anni di carcere e sanzioni economiche.

Più ci addentriamo nel mondo dei blog , dei social network (you tube, facebook ecc.), cioè in sintesi del web 2.0, più giorno dopo giorno rimaniamo positivamente sbalorditi dell'enorme patrimonio di idee, informazioni, novità, movimenti che troviamo nella rete.
Non permettiamo che fermino tutto ciò!

mercoledì 12 novembre 2008

Bocconi avvelenati gesto vile e codardo!


Urlano tremono si mettono a gambe in su,sanguinano dal naso con la bava alla bocca finchè dopo lunga sofferenza muoiono, questo è quello che è successo ai miei cani, e non solo ai miei, dopo aver assaporato i famigerati bocconi avvelenati preparati e collocati da persone infami e vigliacche.

Il Comitato contro i Bocconi Avvelenati e per la difesa del territorio di Verona e Provincia sta facendo sottoscrivere una petizione on line indirizza al Presidente del Consiglio Regionale del Veneto Dott. Mario Finozzi Palazzo Ferro Fini ed al Prefetto di Verona D.ssa Italia Fortunati che cita così:­
"I sottoscritti cittadini chiedono con fermezza che le Istituzioni comincino a prendere seri provvedimenti contro un fenomeno che nella nostra Città, Provincia e più in generale nella nostra Regione ha raggiunto livelli molto preoccupanti: il fenomeno dei bocconi avvelenati.
I cani che hanno la sfortuna di incappare in un boccone avvelenato muoiono tra atroci sofferenze, davanti all'impotenza e alla disperazione dei proprietari. I veleni usati per la preparazione di queste esche sono potenti e micidiali non solo per i nostri animali da compagnia, ma anche per la popolazione, ( pensiamo ai bambini!! ) nonché, più in generale, per l'equilibrio dell'ambiente. "

Chiediamo quindi con forza alle Autorità che si adoperino al fine di arginare questo fenomeno così crudele e insensato attraverso opere di sensibilizzazione, vigilanza, mappatura e bonifica delle zone colpite, delimitazione con avvisi segnaletici, obbligo di denuncia da parte dei Medici Veterinari in caso di avvelenamento e qualsiasi altra azione volta a porre fine a queste continue immotivate stragi.

La petizione la trovi qui, oltre una mail di ringraziamento e non iscrinvendoti a nessuna news letter non riceverai altro. Io ho firmato! Fallo anche tu!

mercoledì 5 novembre 2008

Se negli Usa c'è Obama qui c'è lo psiconano!



Psiconano BASTA!
Mmmmmmmmmm mentre oltre oceano si respira aria di cambiamento da noi il nano invece ne colleziona una dietro l'altra.
  • Il Lodo Alfano per pararsi il culo.
  • L'Alitalia senza debiti (in quanto ce li cucchiamo noi) ai mascalzoni della Cai.
  • La legge Gelmini che deteriora ancor di più il nostro sistema scolastico pubblico, già navigante comunque in acque non felici, tutto ciò sotto la famosa frase "Impediremo le occupazioni delle università con le forze dell'ordine"
  • Marina Berlusconi nel cda di Mediobanca.
  • Consiglia di non far pubblicità sulle reti pubbliche ma bensì su quelle private (guarda caso Mediaset)
  • La bella figura di merda che abbiamo fatto con l'Europa in merito alla riduzione delle emissioni di CO2.
  • Come un bravo broker invita ad investire nelle azioni di Enel ed Eni
  • Le liste bloccate per la nuova legge elettorale per le europee con l'inutile, in questo caso, sbarramento del 3% in accordo con l'altro Veltroni.

Varie ed eventuali non mancheranno.
Basta non ne posso più di questo ! Di questi conflitti di interessi evidenti a destra, ma, che esistono pure, anche se più nascosti, a sinistra.
Basta! Basta! Basta!

"Dopo aver conosciuto Dotto, Eolo, Cucciolo,Dondolo, Pisolo, Mammolo e Brontolo, Biancaneve si girò e ne vide un'ottavo il qual la fissava con un sorriso stampato sul suo dolce e simpatico viso, vedi foto sopra; ella allora si avvicinò e con far gentile si presentò e disse al nano "dimmi qual è il tuo nome?" ed egli rispose col suo far umile ed timido "Trufolo o mia dama".

domenica 26 ottobre 2008

COME PULIRE LA BIANCHERIA SENZA DETERSIVI

Siamo stati al Delirio tour di Beppe Grillo, grande comico e grande politico..... Tra gli argomenti trattati ci ha dimostrato l'utilizzo della BIOWASHBALL, un prodotto economico ed ecologico per pulire la biancheria nella nostra lavatrice senza l'utilizzo dei detersivi. La BIOWASHBALL è composta da ceramica naturale messa all'interno di una sfera di plastica, il costo è di 35,00 € + 8,00 € di spese spedizione (fisse, quindi per esempio ne puoi ordinare 100 le spese rimangono 8,00 €) totale 43 € ,dura tre anni, ha bisogno di un ora di sole al mese per essere carica, permette anche un risparmio di energia in quanto richiede temperature più basse per fare un bucato. Made in Svizzera. I blogger che l'hanno già provata sono rimasti entusiasti . Il fatto che non sia pubblicizzata, sta sempre dietro ad interessi economici. Per ulteriori informazioni e se siete interessati potete acquistarla sul sito ufficiale della BIOWASHBALL. Noi ne abbiamo ordinate 4 ci aggiorniamo con i prossimi post e se riusciremo faremo delle prove e le filmeremo per voi.
Per ulteriori domande chiarimenti basta lasciare uno o più commenti sotto in modo tale che possano servire a tutti i nostri visitatori. Passaparola.

P.S.1 Se si vuole facendo un eventuale ordine consistente, come ho visto nei forum dei meet-up amici di Beppe Grillo, si potrebbre riuscire ad abbassare notevolmente il prezzo sopra citato.
P.S.2 potete vedere i nostri video del Delirio Tour a Verona qui di fianco o sul LanebbiaelaneveTV.

Postato dall'Arciere, Trilly e Wind

venerdì 24 ottobre 2008

Beppe Grillo delirio (deliriuos) tour Verona

Si c'erano anche i miei scrivani al Delirio tour il 20 ottobre a Verona!
Grillo ha trattato svariati temi che gli scrivani di sua Maestà non ricordan tutti , così mi dice il mio Arciere, ma per fortuna una fotocamera del LanebbiaelaneveTV ha potuto filmare qualche spezzone dello spettacolo, durato ben 2:30 ore..... nessuno riusciva a fermarlo più, ed allora ascoltate tutto sui lodi da psiconani, sul discorso che fece Beppe durante il NOCAV-DAY di Piazza Navona a Roma nel Luglio 2008 rivelatosi profezia,sulla verità dei Rom altro che Lega, su Mediobanca, su Colaninno, Ligresti, Marina Berlusconi,il Tronchetto dell'infelicità Provera, le code ai bancomat,la Banca Popolare di Vicenza e chi più ne ha più ne metta.
Rigrazio gli inviati de LA NEBBIA E LA NEVE e anche gli altri che son andati insieme e che spero diventino abituali della corte pur Loro.
Oltre che a quello sopra, potete vedere i video di Grillo facendo un click sui riquadri di fianco sotto la scritta LanebbiaelaneveTV oppure collegandoti direttamente sul nostro canale LanebbiaelaneveTV clikkando QUI.

lunedì 20 ottobre 2008

Gomorra fronte del nord



Articolo e relativa foto segnalatici da una nuova e cara amica de "La nebbia e la neve".


Bologna, Modena, Parma, Reggio: è la nuova terra di conquista dei casalesi. Il pentito Bidognetti descrive l'assalto camorrista. Con il gioco d'azzardo, il racket, l'ingresso nei cantieri. E con la sfida dei padrini campani a Felice Maniero: 'Fatti da parte'
da l'Espresso del 18 settembre 2008

Autori Gianluca Di Feo e Emiliano Fittipaldi


Tra la via Emilia e il West, nella Modena cantata da Francesco Guccini, c'è gente che le pistole le usa davvero. "Gli interessi dell'organizzazione dei casalesi si estendono oltre la provincia di Caserta, anche ai territori dell'Emilia-Romagna, e in particolare alle province di Modena, Reggio Emilia e Bologna. L'interesse dei casalesi e la loro presenza sul territorio inizia sin dalla fine degli anni Ottanta, ma in realtà molti miei concittadini, per motivi attinenti ad attività da loro prestate, in modo particolare nel settore edile, si trasferirono in Emilia già negli anni '70. Oggi si può dire che, vista la numerosa presenza di casalesi in quella zona, Modena e Reggio Emilia corrispondono a Casal di Principe e San Cipriano D'Aversa....".

Domenico Bidognetti è stato un protagonista del romanzo criminale che in vent'anni ha portato i camorristi di tre paesini alla costruzione di un impero. Lui Gomorra l'ha vista crescere e prosperare. È cugino del padrino Francesco Bidognetti, quel Cicciotto 'e Mezzanotte che anche dal carcere ha dominato l'ascesa dei mafiosi campani. La sua collaborazione con i magistrati, che va avanti da un anno, sta svelando nuove dimensioni della conquista casalese. Partendo dall'occupazione di quelle province del Nord dove maggiore era la prospettiva di guadagno e minore il rischio di entrare in guerra con le cosche siciliane e calabresi, radicate in Lombardia e Piemonte: l'Emilia-Romagna, appunto, e parte del Veneto. Con il sogno proibito di mettere un piede a Milano, realizzando quell'assalto alla capitale morale già tentato da Raffaele Cutolo nei primi anni Ottanta.


Giochi d'azzardo

Il contagio avviene sempre partendo dai soldi. Prima le bische e gli investimenti immobiliari. Solo in una seconda fase si mettono sul tavolo le armi e la violenza per imporre il racket. Con un obiettivo strategico: entrare nel giro delle grandi opere, trasferendo sopra la linea gotica gli accordi con le aziende padane collaudati nei cantieri campani dell'Alta velocità. Si comincia quindi dall'industria dell'allegria. Bidognetti elenca night e ristoranti gestiti dagli affiliati, racconta della spartizione del territorio con i calabresi e con il boss del Brenta Felice Maniero, parla delle mazzette estorte ai costruttori Pizzarotti di Parma, in un'Emilia inedita in cui i camorristi sembrano muoversi come fossero a casa loro.


Rivelazioni pagate a caro prezzo

Il padre di Bidognetti è stato assassinato tre mesi fa. Lui invece è andato avanti. Le sue parole intersecano e completano anni di indagini della Procura antimafia di Napoli, che già hanno svelato la penetrazione della famiglia Zagaria a Parma. Ma anche l'altro collaboratore di giustizia, Gaetano Vassallo, fornisce retroscena illuminanti sui traffici di cocaina tra Riviera romagnola e Costa domiziana, completando l'affresco dell'arrembaggio malavitoso.

Soldi facili
La scoperta della terra promessa avviene secondo il modello classico: il soggiorno obbligato. Un capoclan spedito dai giudici a Modena fa di necessità virtù criminale: sfrutta le colonie di emigrati campani onesti per imporre il modello camorrista. "Accadeva tra l'89 e il '90. All'epoca noi ritenevamo questa zona molto sicura, una sorta di fortezza. Sui casalesi e i sanciprianesi residenti lì esercitavamo pressioni, quando eravamo a Modena o Reggio per latitanza o provvedimenti di natura giudiziaria". Domenico Bidognetti si trasferisce in Emilia una prima volta a 15 anni: è apprendista di una ditta casertana, ma dopo tre mesi torna indietro "perché mi sentivo sfruttato".
Scopre così che ci sono soldi molto più facili. Le bische, ad esempio, e i videopoker che i casalesi decidono di gestire "in regime di monopolio". La rete che unisce Caserta, Modena e Reggio frutta oltre 200 milioni di lire al mese, che i boss venuti dal Sud non vogliono dividere con nessuno. "Venimmo a sapere che c'era un gruppo riconducibile a Felice Maniero e a un calabrese che volevano inserirsi in quell'attività. Decidemmo di incontrare il Maniero, e da Casal di Principe partì una squadra di notevole spessore criminale": una delegazione che somma diverse condanne all'ergastolo. Due auto con pezzi da novanta come i cugini Bidognetti, Raffaele e Giuseppe Diana e l'imprendibile latitante Antonio Iovine. "Nell'incontro imponemmo a Maniero di lasciar perdere. Quando tornammo, mio cugino Cicciotto commentò l'inutilità del loro intervento, dando del 'drogato' a Maniero". L'atteggiamento cambia nei confronti della 'ndrangheta. I padrini casertani si fanno più rispettosi e stringono patti. Le zone dove incassare il racket vengono divise in base alla provenienza: ognuno impone il pizzo a negozianti e ditte create in Emilia da emigrati della zona d'origine, riproducendo al Nord omertà e regole di casa. È una situazione paradossale: nella gogna finiscono imprenditori che avevano lasciato il Sud proprio per sfuggire alla prepotenza dei clan. Per i boss invece le spedizioni hanno parentesi felici: nei ristoranti e nei night emiliani non devono chiedere, tutto viene offerto, tutto è gratis. "Tirammo fuori solo una mancia per le ragazze che ci avevano intrattenuto...".

Caccia all'uomo
Le faide si spostano spesso da Caserta al Nord. Bidognetti descrive inseguimenti nella nebbia e vendette incrociate lungo la direttrice dell'Autosole. C'è il pedinamento nel centro di Modena condotto durante i giorni di Natale: dopo lunghi appostamenti, il bersaglio viene sorpreso in una piazzetta, ma all'ultimo momento arriva un'auto e i killer rinunciano a colpire. Solo un rinvio: la condanna verrà poi eseguita ad Aversa. A Modena ci sono parenti fidati che custodiscono le armi e altri designati come autisti per la conoscenza dei luoghi. Ma al volante non si dimostrano all'altezza: uno degli agguati fallisce proprio perché la vittima riesce a seminare il commando. Le sentenze nascono anche da semplici sospetti. Uno degli ambasciatori delle famiglie si vanta di guidare senza patente e non temere i controlli della polizia. E due boss venuti da Caserta per incontrarlo vengono invece bloccati dagli agenti: quanto basta per qualificarlo come infame e decretarne l'esecuzione.

La legge del clan
Il pentito non lesina dettagli. Elenca i capi militari a cui era affidata la custodia del fronte Nord. "Nel 1995 Francesco 'Sandokan' Schiavone ci rappresentò la necessità di sottoporre a estorsione non solo i commercianti casertani, ma anche quelli non campani, come ad esempio gli emiliani. Per noi fu una novità: sino ad allora le estorsioni venivano praticate solo a danno di imprenditori che realizzavano grossi appalti". La richiesta è legata a un momento di grande crisi economica del clan, con le prime operazioni antimafia che avevano fatto finire in cella capi e gregari e quindi la necessità di mantenere le famiglie. Anche in questo caso c'è un'osmosi tra le attività campane e quelle emiliane. Le commesse pubbliche più importanti a Caserta andavano spesso a colossi del Nord, che poi accettavano la legge dei camorristi, concedendo quote di lavoro e mazzette cash. Il collaboratore ripercorre la storia della Pizzarotti di Parma, che scese a patti per la costruzione del nuovo carcere di Santa Maria Capua Vetere, destinato a custodire proprio i camorristi. Un appalto da 82 miliardi di lire, portato avanti dal '93 in poi, quando Mani Pulite aveva azzerato i cantieri settentrionali. A vincerlo è un consorzio guidato dalla celebre coop ravennate Cmc e dalla Pizzarotti. Gli emissari delle aziende emiliane e i loro geometri vennero intimiditi con schiaffi, percosse e pistole spianate. "Partecipai a una riunione con l'ingegnere della Pizzarotti per sollecitare i lavori che spettavano a una delle nostre ditte di fiducia". I boss ottengono un duplice vantaggio: denaro in nero, pagato attraverso giri di fatture false, e contratti leciti per entrare in una dimensione imprenditoriale.

Scacco alle due torri
"Anche a Bologna da tempo i casalesi hanno propri interessi economici". Bidognetti però sugli investimenti non sa essere più preciso: è un uomo d'azione, che ricorda tutto delle pistolettate, ma non ha amministrato capitali. Sul riciclaggio sotto le due torri gli investigatori lavorano da tempo nel segreto. Ma le indagini hanno già smantellato parte della rete creata a Parma dagli Zagaria, assieme ai Bidognetti e agli Schiavone la terza grande famiglia casalese: lì si erano uniti a immobiliaristi locali, trovando agganci nella politica cittadina e sfiorando il colpo grosso. Uno degli Zagaria riesce a incontrare Giovanni Bernini, leader emergente di Forza Italia e presidente uscente del consiglio comunale ma soprattutto consigliere dell'allora ministro Pietro Lunardi. Dalle intercettazioni emerge come la ricerca di un contatto con Lunardi e con i costruttori parmensi fosse quasi un'ossessione per gli Zagaria. Non è un caso. Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna scandiscono l'asse delle opere più importanti in ballo: l'Alta velocità, le tangenziali, le nuove corsie dell'autostrada. Un Eldorado di cantieri e subappalti che hanno tentato in tutti i modi di infiltrare. Finora non c'è prova che ci siano riusciti. Ma i padrini casertani contano sul fattore protezione: quasi tutti i colossi italiani hanno costruito nel territorio chiave tra Roma e Napoli. Dove avrebbero ricevuto dai casalesi servizi importanti: sicurezza, manodopera a basso costo e pace sindacale. Il tutto in cambio di subappalti, portati a termine con efficienza. Un contratto che molti manager settentrionali hanno trovato vantaggioso.

La dama bianca
In Romagna i casalesi scoprono anche delle professionalità innovative. Ne parla Gaetano Vassallo, 'il ministro dei rifiuti' della camorra, descrivendo l'ammirazione del clan per un narcos romagnolo, che apre una nuova rotta per i rifornimenti di cocaina dal Sudamerica. Un personaggio che viene subito ammesso nella cerchia che conta per la capacità di far entrare fiumi di droga attraverso tanti corrieri insospettabili: dieci chili a settimana, 40 al mese. Li chiamavano 'criature', ossia bambini. Ma l'amico della Romagna era anche in grado di fornire rifugi sicuri per i latitanti che volevano stare alla larga dalle retate e dai killer avversari. Quando il clima ad Aversa e a Casal di Principe si faceva teso, quale migliore esilio che il divertimentificio adriatico?



domenica 19 ottobre 2008

Patty la Bambola


18/09/2008 Patty Pravo Arena di Verona

Decisi ad assistere all’evento io e l’Arciere ci siamo recati nel tempio della lirica per ammirare la mitica Patty Pravo…tra centinaia di personaggi particolarmente pittoreschi e geniali ci siamo trovati seduti dietro ad un gruppo di bifolchi venuti ad assistere al concerto non si sa per quale motivo, meno male che tra la folla spiccava con la sua brillantezza naturale Mr. White che unita alla voce di Patty Pravo a fatto si che la serata se pur fredda e disturbata dai “sopraeccitati” bifolchi non abbia perso del tutto quel tocco di classe degno della cantante Veneziana.

venerdì 17 ottobre 2008

MAMMA MIA!

Versione cinematografica dall'omonimo musical teatrale che dal 1999 a oggi può vantare più di 30 milioni di spettatori e rappresentazioni in 170 città in tutto il mondo.
Film non impegnativo e molto divertente, con una Meryl Streep che non delude mai, con le musiche degli ABBA che abbiamo sempre nell'orecchio.
Se ti piacciono i musical vai a vedere MAMMA MIA!
Se non ti piacciono i musical vai a verdere MAMMA MIA!
Se ti piacciono gli Abba vai a vedere MAMMA MIA!
Se non hai mai sentito gli ABBA vai a vedere MAMMA MIA!
Se ti piacciono le isole greche vai a vedere MAMMA MIA!
Contornato da gente di tutte le età, l'ho visto e te lo consiglio. MAMMA MIA!

lunedì 13 ottobre 2008

1929 - 2008 ?


Nel mese di marzo ho letto un post di Grillo sul suo sito, l' ho conservato e oggi lo condivido con voi e mi pongo una domanda com'è possibile che un comico riesce a prevedere vari eventi come ad esempio il crack Parmalt?

E' bravo il comico o è l'informazione che è ammalata?


"Le previsioni sulla crisi del mercato immobiliare negli Stati Uniti sono da infarto. Vi ricordate i subprime, i mutui concessi a chiunque senza verificarne il reddito e trasformati in fondi di investimento piazzati a destra e a manca? La banca vendeva il mutuo e anche il fondo con il mutuo dentro. Geniale. Alcune banche, come la Northern Rock, sono saltate per aria e il valore del loro titolo azionario è stato quasi azzerato.Ben Bernanke, il capo della Federal Reserve, aveva previsto, nel luglio 2007, il danno al sistema finanziario americano in 100 miliardi di dollari. La Goldman Sachs ha poi rivisto la stima a 500 miliardi dollari. Nouriel Roubini della New York University Stern School of Business ha di recente alzato la posta fino a una perdita di 3.000 miliardi di dollari. Una cifra pari al 20% del PIL degli Stati Uniti. Sempre Roubini valuta un effetto collaterale sulla Borsa statunitense in una perdita di 5.600 miliardi di dollari.Il pessimismo di Roubini, o forse realismo, si spinge fino a prevedere una perdita di valore complessiva equivalente all’intero PIL annuo degli Stati Uniti. Il valore delle case è diminuito di almeno il 10% dai massimi e si ipotizza una perdita di un ulteriore 20%.Chi sta pagando un mutuo spesso consegna le chiavi di casa alla banca quando si accorge che l’ipoteca sull’immobile è superiore al valore di mercato. La banca deve quindi svalutare il suo patrimonio immobiliare. Per rientrare dalle perdite (voragini) finanziarie chiede il rientro dei crediti a rischio. E vende i titoli più esposti.Scende il valore delle banche, dei titoli, delle case e, all’improvviso, nessuno fa più prestiti. Il valore del dollaro crolla, 63.000 posti di lavoro in meno in febbraio 2008. In questi casi si parla sempre di un nuovo 1929, dato lo scenario non è escluso che possa succedere. Gli economisti ipotizzano la più grande crisi finanziaria dagli anni ’30.L’italiano medio con il suo stipendio tra i più bassi d’Europa, le tasse tra le più alte del mondo e servizi pubblici indecenti può credersi al riparo da questo tsunami finanziario. Peggio di così gli sembra difficile. Qualche piccola precauzione è comunque meglio prenderla per non rovinarsi del tutto. Per chi non ha soldi, non fare nessun debito. Per chi ne ha ancora qualcuno non investire in fondi e rimandare l’acquisto della casa.Verso la catastrofe con ottimismo."


P.S. Il giorno 20 ottobre Grillo sarà a Verona, saremo presenti anche noi, se il destin vorrà vi documenteremo l'evento.

il a été beau mais il a duré peu, il a été beau mais il a duré peu

domenica 12 ottobre 2008

Lottizzazioni a Pacengo Stop in commissione

Adesso lo abbiamo capito (forse), per far cambiar idea ai nostri dipendenti occorre che intervenga la magistratura?

A mio parere comunque tali lottizzazioni
non eran da fare ne ieri, ne oggi ne mai!
Stai all'occhio.


Da l'Arena di Verona del 12-10-2008

LAZISE. Altro capitolo nella vicenda che da mesi si dipana tra le polemiche. Il sindaco sceglie di non commentare
Lottizzazioni a Pacengo Stop in commissione
I progetti dei complessi turistico-alberghieri non ricevono il via libera «Sarebbe opportuna una riformulazione di minore impatto ambientale»

Giuditta Bolognesi
La commissione edilizia comunale di Lazise ha bloccato l’iter del progetto di Pacengo Alto e Pacengo Porto: struttura alberghiera di cui nel giugno 2007 il Consiglio comunale aveva approvato il piano particolareggiato d’iniziativa pubblica. La lottizzazione della cooperativa Azzurra riguarda la realizzazione di una struttura turistico-alberghiera, come previsto dalla destinazione urbanistica dell’area; che è situata a ridosso della fascia lago individuata come «sito di interesse comunitario dalla Comunità europea» e «zona a protezione speciale» (Zps) dalla Regione.
Dopo il parere favorevole, subordinato a prescrizioni viabilistiche ed edificatorie, della Commissione provinciale di Valutazione d’impatto ambientale (Via), la vicenda ha registrato anche l’interessamento della Procura di Verona nell’ambito dell’inchiesta sulle lottizzazioni turistico-alberghiere gardesane e sul loro possibile utilizzo come residence, ma con compravendita di unità abitative.
Ora per Pacengo Alto e Pacengo Porto la nuova battuta d’arresto che arriva dalla Commissione edilizia comunale, che nel suo documento riprende la determina con cui la Regione precisa le caratteristiche proprie dell’attività alberghiera e la sentenza con cui la Corte di Cassazione ha ravvisato «il reato di lottizzazione abusiva nel caso di modificazione d’uso subita da un complesso alberghiero residenziale in relazione a cui s’era proceduto alla vendita parcellizzata di unità immobiliari che di esso facevano parte».
Quindi la comunicazione del parere negativo «in quanto non è stata prodotta la Via approvata dalla Provincia di Verona sia per quanto riguarda la variante al piano particolareggiato sia quella relativa alla progettazione edilizia unitaria». Il documento presenta poi precisazioni e richieste, oltre al consiglio di «una nuova soluzione progettuale architettonica che tenga conto maggiormente dell’andamento orografico del luogo con soluzioni che cerchino di mitigare il più possibile l’impatto ambientale». E conclude: «Considerato la complessità e la particolarità dell’intervento la commissione edilizia comunale si dichiara disponibile ad esaminare progetti preventivi al fine di concordare soluzioni progettuali condivise». Ricevuto il verbale della commissione, la cooperativa Azzurra avrà dieci giorni per presentare per iscritto eventuali osservazioni.
E se sulla vicenda il sindaco Renzo Franceschini conferma a «L’Arena» di non voler rilasciare dichiarazioni, diversa la posizione dei consiglieri d’opposizione Luca Sebastiano e Eugenio Azzali. «Non giudico i progetti ma parlo sulla base del verbale che ho richiesto come consigliere», dice Sebastiano. «Per dimensioni, volumi e delicatezza della zona questo intervento doveva e deve essere studiato al dettaglio. Le carenze evidenziate dimostrano che si è fatto un progetto che non tiene debitamente conto di dove sarà realizzato». «La conferma arriva, a mio avviso, dal fatto che due commissioni tecniche hanno dato in momenti diversi indicazioni concordanti come quello di prevedere meno volume di impatto nelle vicinanze del lago e dunque più mimetizzato. Politicamente forse c’è stata forse troppa fretta, a suo tempo, nel votare una vicenda senza averla valutata adeguatamente».
«Non posso che essere d’accordo con questa tesi», aggiunge Azzali. «Anche perché l’intervento di oggi ha origini lontane, nei piani particolareggiati di Pacengo approvati a inizio anni Novanta e che evidentemente dovevano essere più stringenti e precisi».

giovedì 9 ottobre 2008

Foto incredibili - Incredible photos: l'uomo d'argento e compagna



Eccoli qui i vincitori del sondaggio della nostra clip Madonna sticky and sweet tour "the personages" Rome september 2008, e con questi inauguriamo una nuova rubrica denominata "Foto incredibili - Incredible photos". Grazie uomo d'argento e compagna per aver posato per La nebbia e la neve.

P.s. questa domenica ricomincia Report che nella puntata vi farà vedere come il governo sta cercando di salvare quelle buone anime di Geronzi,Tanzi e Cragnotti; guarda qui.

martedì 7 ottobre 2008

La casta: se loro se la ridono, noi no!

La casta vola Alitalia, tu la paghi Alitalia anche se non voli
La casta mangia la pappa sotto costo tu la mangi a prezzi di mercato
La casta viaggia gratis con Trenitalia, tu paghi Trenitalia
La casta si indulta, a te proteggerti dai criminali fatti uscire
La casta è una palude, tu sei un torrente
La casta è un pollo, tu sei un'aquila
La casta è finta, tu sei vero
La nebbia e la neve


Casta son anche quegli amministratori che considerano il loro paese una propria S.p.a. anzichè il territorio di tutti
.

domenica 5 ottobre 2008

Italia, record del cemento invasi tre milioni di ettari - in 15 anni edificata un'area grande come Lazio e Abruzzo


Qui di seguito un articolo che mi fa considerare che la realtà è peggio dell'immaginazione, dopo siam noi quelli esagerati, la stra gran maggior parte dei nostri amministratori locali ci etichettano come dei folli o degli stupidi, noi che difendiamo la sostenibilità!

La Repubblica 15 settembre 2008

In 15 anni edificata un'area grande come Lazio e Abruzzo

Italia, record di cemento

invasi tre milioni di ettari

di Carlo Petrini



Che effetto vi farebbe se vi dicessero che su tutto il territorio del Lazio e dell'Abruzzo non esiste più un solo filo d'erba, neanche un orto; che le due Regioni sono state completamente, e dico completamente, cementificate? Sono sicuro che la maggioranza degli italiani inorridirebbe. Forse avrebbero una reazione un po' diversa tutti quelli che a vario titolo sono invischiati in speculazioni edilizie. O gli amministratori che devono fare cassa con gli oneri di urbanizzazione, ma credo, anzi spero, che non siano i più.

Se invece siete tra i più, sentite questa: negli ultimi 15 anni, se si fa un confronto tra i censimenti agricoli del 1990 e del 2005, in Italia sono spariti più di 3 milioni di ettari di superfici libere da costruzioni e infrastrutture, un'area più grande del Lazio e dell'Abruzzo messi insieme. Poco meno di 2 milioni di ettari erano superfici agrarie. Però nessuno sembra inorridire. Forse sarà a causa di una mentalità diffusa secondo la quale se non si costruisce non si fa, non c'è progresso economico. E questo lo dimostrano i programmi elettorali e la composizione delle liste stesse, soprattutto quelle relative alle elezioni amministrative: fateci caso, sono sempre infarcite di soggetti con evidenti interessi nell'edilizia. Sarà un caso?

Dal 1950 a oggi abbiamo perso il 40% dei territori liberi nel nostro Paese, negli ultimi anni il consumo medio annuo è addirittura cresciuto rispetto agli anni passati, quelli del boom economico (ed edilizio). Non ci sono solo gli "eco-mostri", tanti, che urlano con violenza tutta la loro protervia (sintomo di grande ignoranza) nel deturpare paesaggi e luoghi incantevoli lungo coste, colline e montagne del nostro Paese. Ci sono tanti "eco-mostriciattoli", e c'è tutta una tendenza a fuggire dall'ambiente urbano, sempre più brutto, caotico e poco salutare, per riparare in campagna, a colpi di villette che mangiano terreno utile alla produzione di cibo e tirano pugni in quegli occhi che ancora cercano bellezza. Prendiamo poi in considerazione l'edilizia per le attività produttive, dalle schiere di scatoloni di cemento che si snodano ininterrotte lungo molte nostre strade, fino al piccolo capannone isolato che abbagliati imprenditori ergono alle pendici (se non proprio in cima, perché nella mia Langa succede anche questo) di una collina particolarmente bella.

L'Italia è al primo posto in Europa per la produzione e il consumo di cemento armato, 46 milioni di tonnellate l'anno: le cave legali e abusive hanno un impatto paesaggistico tremendo, e i cementifici inquinano molto, mangiandosi vigne, campi coltivati, boschi, o compromettendo l'ecosistema di quelli viciniori che gli sopravvivono. Il tutto per foraggiare la costruzione selvaggia di villette a schiera, outlet, depositi e quant'altro. Non posso che sottoscrivere le parole di Giorgio Bocca quando, trovatosi a percorrere l'autostrada tra Milano e Firenze, scrive: "Il primo tratto tra Milano e Lodi si merita questo titolo: la scomparsa del paesaggio. La pianura del Po, "la più fertile e ricca regione d'Europa", come diceva quel re di Francia di nome Enrico, illustre invasore, la pianura dei pioppi e delle marcite, dei fontanili che sgorgano nei prati di erba medica, il paese di Bengodi, delle montagne di cacio e di ravioli, dei campanili svettanti nel verde, delle abbazie e delle cattedrali, dei battisteri policromi, degli Stradivari e dei culatelli è scomparso, sommerso da una distesa ininterrotta di fabbriche e fabbrichette".

Non c'è limite al brutto, al volgare, ed è giusto paragonare l'inghiottimento di un battistero policromo alla scomparsa di un prodotto gastronomico tradizionale. Riporto un'altra volta il dato: quasi 2 milioni di ettari di suolo agricolo sono spariti, come dire l'intero Veneto. Se da una parte ci scandalizziamo giustamente perché sparisce il bello - e viva le iniziative meritorie, come ad esempio quelle del FAI e di Legambiente, che ci documentano con regolarità le brutture peggiori e sanno coinvolgere i cittadini nella denuncia - la morte dei suoli agricoli sembra invece non interessare. È uno dei più grandi mutamenti che il nostro Paese ha subito nel secondo dopoguerra e non accenna a diminuire: sparisce la campagna, insieme ai contadini, si perdono spesso i terreni più fertili in pianura e in prima collina. Gli appezzamenti che resistono sembra che stiano lì, in attesa che qualcuno ci speculi su, perché diciamolo pure: non c'è bisogno di nuove case, l'edilizia è soltanto un'opportunità di investimento per chi già possiede bei capitali.

Il suolo, se non muore a colpi di fertilizzanti e pesticidi, sparisce: se la sua tutela non entrerà presto a far parte dell'agenda politica delle amministrazioni sarà ora che ci sia una mobilitazione popolare in sua difesa. È uno scempio senza fine, che pregiudica la qualità delle nostre vite in termini ecologici e anche gastronomici. Sì: gastronomici, perché ne va anche del nostro cibo, della sua qualità, della sua varietà e della possibilità di poterlo comprare senza che provenga da un altro continente, con tutti gli enormi problemi che ne conseguono.

L'ambiente è un diritto garantito dalla nostra Costituzione e non può esserci tutela dell'ambiente senza tutela del mondo rurale, sia per quanto riguarda la sua produttività, sia per quanto riguarda la sua bellezza. Gli enti locali fanno poco, anzi proprio loro vedono nell'edificabilità dei terreni agricoli e dei suoli liberi una via per fare quadrare i propri bilanci. La politica di Palazzo non se ne cura, e se pare normale da parte di chi governa e ha costruito le sue fortune proprio sull'edilizia, il silenzio dell'opposizione sulla tutela dei terreni agricoli diventa sempre più assordante. Il problema infatti è più che mai politico, oltre che etico e culturale.

Mancano delle politiche di territorio, come per esempio accade invece in Germania, dove per legge si cerca di riutilizzare aree già consumate e dimesse piuttosto che invadere nuovi campi, nuovo suolo, nuova agricoltura, paesaggi. Inoltre, i tedeschi, cercano di compensare nuove occupazioni andando ad agire su altre aree, con interventi di permeabilizzazione o naturalizzazione (contro il dissesto geologico, piantando nuovo verde). Tutto questo lo fanno senza rinunciare all'occupazione in edilizia, e certo senza aumentare il numero dei senzatetto. È solo questione di organizzazione, di razionalizzazione, e soprattutto di sentire il problema, che è gravissimo.

So che anche in alcune Regioni ci sono stati alcuni isolati interventi normativi tesi a migliorare la situazione ma bisogna per forza fare di più. Che si favorisca con incentivi la distruzione di obbrobri costruiti negli anni '60 e già fatiscenti per riedificarci sopra qualcosa di bello, che si realizzino recuperi dell'archeologia industriale o di quelle aree urbane fortemente degradate: il lavoro per i costruttori non mancherebbe di certo. Che si tutelino per legge le aree rurali più importanti, come fossero Parchi Nazionali.

Lasciate stare i suoli agricoli, sono una risorsa insostituibile, pulita, bella e produttiva. Sono il luogo che ci fa respirare, che riempie gli occhi, che ci dà da mangiare e che custodisce la nostra memoria, la nostra identità. Continuare a distruggerli, dopo tutto lo scempio che è già stato fatto, non è da Paese civile e un Paese civile dovrebbe predisporre i giusti strumenti di tutela per dare più scuse a chi lo fa.

venerdì 3 ottobre 2008

mercoledì 1 ottobre 2008

Alitalia a Wanna Marchi


Alitalia era da cedere, debiti inclusi, ad altra compagnia di bandiera estera, ridico estera non italiana non siamo stati capaci di amministrarla e perciò non la meritiamo.
Lo psiconano Berlusconi, causa sparate elettorali, ha affidato Alitalia alla Cai cordata capitanata dal buon Colaninno e da altre buone persone che han fatto "il bene dell'Italia"(vedi o leggi qui).
Caspita Sig. Psiconano, se mi contattava prima le avrei proposto, io che son Rè (anche se Lei comanda più di me) un nominativo che avrebbe sollevato le "casse" di Alitalia, mi riferisco alla Sig.ra Wanna Marchi pure Lei coinvolta in scandali giudiziari anche se a differenza Sua, la Marchi è finita dietro le sbarre.
Pensi un po' Sig. Berlusconi quanta liquidità avrebbe potuto generare la Marchi, basti pensare che da un ramoscello d' edera (venduto come "tronchetto" porta-fortuna) ella riusciva a guadagnare fior fiore di milioni di vecchie lire, si figuri se nelle sue mani avesse avuto aerei ed gestioni terra di aeroporti, me le immagino già le ragazze Alitalia Marchi che al check in gridano ai viaggiatori "Signori solo se viaggiate con noi potete dimagrire 10 kg tra la Milano - Roma! 20 kg tra la Milano - Londra! e 30 kg tra la Milano - Singapore!" oppure durante i voli le hostess e gli stuart potrebbero vendere i numeri fortunati del lotto elaborati dal Maestro di vita Donascimiento e ancora in molti voli ospitare Wanna Marchi, la figlia Stefania Nobile e il Maestro per togliere il malocchio ai viaggiatori bisognosi.

Caro testa d'asfalto con la Sig.ra Marchi avrebbe potuto fare una scelta un po' più innovativa invece di appoggiarsi ai soliti amici del quartierino.

martedì 30 settembre 2008

Certe notti in Arena Ligabue 25/09/2008


.......sono tornata....
Giovedì 25/09/2008 sfidando il tempo io e i soliti irriducibili "ligabuiani" siamo andati in arena per il tanto atteso concerto di Liga con l'orchestra sinfonica di Verona...che dire...freddo, umido ma il Liga rimane il Liga...certo ha avuto i suoi problemini iniziali ...l'audio che saltava e un pò di "timidezza" inizale, forse dovuta dall'impresa (7 date)...ma poi saranno state le luci dell'arena, i fans scatenati, la voglia di divertirsi o il lasciarsi andare fatto sta che è partito regalandoci una serata indimenticabile, riuscendo a scaldarci il cuore oltre che le ossa bagnate..grazie Liga.........e come sempre beccatevi questo video perchè come dice il Liga...certe notti sei solo più allegro, più ingordo, più ingenuo e coglione che puoi......

giovedì 25 settembre 2008

Vigasio: Il sindaco mette al bando le telecamere

Le sedute dei consigli comunali sono pubbliche e le riprese video di queste sarebbero un valore aggiunto per i cittadini per essere informati sulla vita politica all'interno dei palazzi della vergogna. Purtroppo in vari municipi questo non succede, ma cari miei amministratori voi siete stati eletti da noi, il vostro stipendio ve lo paghiamo noi, trasmettere via internet le sedute comporta dei costi bassi se non bassisimi, perchè non volete essere ripresi perchè? perchè'? perchè?
Tornerò su questo argomento prossimamente.


Da L'Arena di Verona

Giovedì 25 Settembre 2008


Ha tirato in ballo la legge sulla privacy, gli orari e, addirittura, la timidezza dei consiglieri. In questo modo, il sindaco Daniela Contri ha messo alla porta del consiglio comunale le telecamere di Beppe Grillo. Con una lettera di una paginetta, ha negato il permesso agli esponenti villafranchesi del gruppo di amici del comico genovese di riprendere e trasmettere in internet le sedute dell’assemblea civica.
La storia era incominciata due mesi fa. La richiesta di poter filmare gli interventi dei consiglieri era stata avanzata al Comune da Ivo Mondini, Carlo Reggiani e dagli altri responsabili del movimento civico villafranchese. «A luglio», spiega Reggiani, «presenziammo ad un consiglio comunale a Vigasio, al termine del quale ci presentammo al sindaco e agli assessori, chiedendo di poter videoregistrare e pubblicare sul nostro blog le sedute. Tutto questo lo avremmo fatto con nostre attrezzature e senza chiedere nulla all’amministrazione per l’accesso ad internet o le apparecchiature. Il sindaco ci rispose cortesemente, chiedendoci di inviare una domanda scritta, affinché potesse esaminarla con la giunta».
Il no è arrivato nei giorni scorsi. Il sindaco non concede l’autorizzazione «perché sussistono difficoltà tecnico-logistiche e spese per allestire il collegamento a internet in sala consiliare. Le controindicazioni delle videoriprese», prosegue Daniela Contri nella lettera, «sono prevalenti sui vantaggi prevedibili. Il cittadino, se veramente interessato, faccia il sacrificio di recarsi in Comune e assistere "dal vivo" al consiglio. Gli orari sono sempre fissati in ore serali o nella mattinata di sabato, quindi comodi per la cittadinanza». Altro motivo di dingiego, la privacy. «Temo», aggiunge il sindaco, «che tra quelle poche persone di solito presenti alle sedute qualcuna non si senta più a proprio agio o possa essere infastidita dalla possibilità di essere ripresa». Infine, il possibile imbarazzo dei consiglieri di fronte all’obiettivo del gruppo Grillo. Ecco il passaggio della lettera: «Senza dire che i vari consiglieri potrebbero essere intimiditi dalla nuova situazione e indotti a non intervenire oppure a non esprimersi più liberamente. Si avrebbe un doppio danno: meno pubblico e meno interventi».
Ai grillini questa risposta non va giù ed annunciano che, al prossimo consiglio, ci andranno armati di telecamera. «La lettera del sindaco ci ha lasciato molto perplessi», commenta Carlo Reggiani, «perché avremmo ripreso solo i consiglieri comunali e non i cittadini che assistono all’assemblea, così come da mesi facciamo in consiglio a Villafranca. È grave affermare che le riprese potrebbero intimidire i consiglieri comunali. Chiunque rivesta un incarico pubblico, se non ha la stoffa per sostenere il suo ruolo, si deve dimettere».
«Il garante della privacy ha confermato la legittimità delle riprese nei consigli comunali», precisa Reggiani, «e chi riveste una funzione pubblica non può nascondersi dietro la legge sulla privacy». Ha ragione Reggiani? Ecco cosa sostiene il garante della privacy: «Le riprese e la diffusione televisiva delle riunioni del consiglio comunale, anche al di fuori dell'ambito locale si possono effettuare purché i presenti siano stati debitamente informati dell'esistenza delle telecamere e della successiva diffusione delle immagini».
Cesare Nicolis, capogruppo di minoranza della lista Civica per Vigasio sottolinea: «Siamo favorevoli alle riprese, non abbiamo nulla da temere da quello che diciamo. Anzi, così gli interventi risulterebbero più completi».F.T.

Prossimamente la recensione del nostro: Patty Pravo in concerto all'Arena di Verona 18 settembre 2008

martedì 23 settembre 2008

"Puliscono il mondo.."


Mi è stata inoltrata una mail dell'associazione Melograno di Cavaion V.se, inerente alla manifestazione "Puliamo il Mondo" che si svolgerà sempre a Cavaion V.se. Per chi non lo conoscesse Cavaion Veronese è un paese della provicia di Verona vicino al Lago di Garda ,"tra vigne e lago" dicevan una volta, ora potremmo dire tra "cemento e lago". Qui di seguito il contenuto della mail nella quale si scrive che a Cavaion l'attuale amministrazione "
sembra favorire la speculazione edilizia" più che "sembra" la favorisce e come la favorisce!
Stai all'occhio......

Da alcuni anni l’associazione Melograno e Legambiente promuovono a Cavaion la giornata ecologica “Puliamo il mondo” edizione italiana di una manifestazione di sensibilizzazione ambientale che si svolge in tutto il mondo. Con il contributo attivo e la partecipazione di molti cittadini e associazioni del paese sono state ripulite negli scorsi anni diverse aree pubbliche e sentieri. Inoltre, l’appuntamento al tradizionale pranzo all’aperto ha sempre rappresentato per tutti i partecipanti un momento di festa e divertimento.

Quest’anno alla organizzazione di “Puliamo il mondo” ha provveduto da solo il Comune di Cavaion, non coinvolgendo le associazioni del paese più rappresentative e impegnate sul versante della difesa del territorio.

E’ un paradosso. Un amministrazione che sta agendo pesantemente sul territorio e che sembra favorire la speculazione edilizia si è accaparrata la giornata ecologica!

Hanno bisogno di recuperare una reputazione accettabile e di darsi un immagine ecologista e per questo trasformano una festa del volontariato in una banale occasione di propaganda politica?

Vogliono coprire con le parole della propaganda la concretezza di scelte amministrative che hanno reso possibile il disastro edilizio del nostro territorio?

Se volevano aderire a Puliamo il Mondo perché non hanno coinvolto le associazioni locali? Poteva essere una prima occasione per un confronto vero sulla gestione del territorio di Cavaion.


Stefano Bocchio associazione Melograno di Cavaion

Raffaello Boni Circolo Legambiente “Il Tasso”

Michele Bertucco presidente Legambiente Veneto