Articolo del periodico "La Voce del Paese" edizione Aprile 2011
Il sole in lingua tedesca è di genere femminile: die Sonne, perché in Paesi nei quali la sua presenza non è così frequente come da noi, viene considerato generatore di vita, quindi madre. Sarà per questo che, oltralpe, il suo calore viene apprezzato, quindi catturato e trasformato in energia: sui tetti delle case, si vedono più pannelli fotovoltaici in Baviera che dalle nostre parti.
Però, c’è sempre un però, l’eccezione che conferma la regola: basta andare ad Affi. La rotatoria che immette al casello autostradale dell’autostrada del Brennero si è trasformata in un bacino fotovoltaico.
I parcheggi antistanti l’area commerciale saranno tutti coperti, ma non per offrire alle vetture ombra ristoratrice nelle ore più calde di torride giornate estive, o per riparare dalla pioggia gli automobilisti mentre scendono o salgono dai loro mezzi di locomozione: no, bensì per alloggiare pannelli fotovoltaici. Un esempio tangibile del famoso detto, prendere due piccioni con una fava: da una parte produrre energia elettrica pulita contribuendo alla salvaguardia dell’ambiente e dall’altra offrire un parcheggio confortevole.
Non ci si può che complimentare con l’Amministrazione del Comune nostro vicino. Non solo agli abitanti di Affi ma a chiunque è evidente la costanza nell’impegno per la cura e l’abbellimento del paese. Si ha l’impressione che gli Amministratori vivano il paese e ne facciano motivo di vanto gestirlo con la responsabilità e la lungimiranza del buon pater familias.
E, da noi, come va?
Anche la nostra Amministrazione dimostra grande sensibilità nei confronti dell’energia fotovoltaica. L’istallazione di pannelli sul tetto di quello che eufemisticamente viene chiamato Palazzetto dello Sport ha preceduto di gran lunga quelle attuali di Affi.
Peccato che ne sia stata rubata più o meno la metà. Il furto risale a più di anno fa e la testimonianza dello stesso è ancora presente, come può constatare chiunque abbia la voglia di osservare.
C’è da sospettare che l’impianto, così ridotto, non funzioni più. C’è inoltre da chiedersi quanto tempo si dovrà ancora attendere perché vengano sostituiti i pannelli rubati. Forse mai: si può supporre che non siano stati coperti da assicurazione e che, dovendoli pagare ed essendo le casse comunali vuote, l’Amministrazione possa farsi promotrice della recita di novene al fine di far pentire i ladri che, così, li potrebbero restituire al legittimo proprietario. Naturalmente quello del fotovoltaico non è l’unico fattore che fa apprezzare l’efficienza della nostra Amministrazione e che ci fa percepire quanto la stessa viva ed ami il paese: basta osservare l’illuminazione pubblica, le strade, i marciapiedi, le caditoie per il deflusso dell’acqua piovana...
Verso mezzogiorno, tornando da Affi con tutti questi pensieri che mi frullavano per la testa, che ti vedo? La macchina del Primo Cittadino parcheggiata davanti ad una agenzia immobiliare: che sia andato a mettere in vendita l’appezzamento di terreno agricolo acquistato (da lui con i nostri soldi) a fine del precedente mandato e che a sua detta è stato un grande affare?
Concittadini non scoraggiamoci: con la vendita dei lotti ex Rizzardi (pagati solo 4,0 Milioni di Euro, una occasione da non perdere) ci faremo un sacco di soldi: ridurremo sensibilmente il nostro debito pubblico (il secondo del Triveneto, fonte Il Sole 24 Ore del 01 Dicembre 2010), i pannelli fotovoltaici non si conteranno più, i marciapiedi e le strade verranno rinnovati, la piazza della Chiesa finalmente sistemata, l’illuminazione pubblica sarà completata e magari i cavi dell’energia elettrica interrati, mi riferisco a quelli del centro storico.
Però, c’è sempre un però, l’eccezione che conferma la regola: basta andare ad Affi. La rotatoria che immette al casello autostradale dell’autostrada del Brennero si è trasformata in un bacino fotovoltaico.
I parcheggi antistanti l’area commerciale saranno tutti coperti, ma non per offrire alle vetture ombra ristoratrice nelle ore più calde di torride giornate estive, o per riparare dalla pioggia gli automobilisti mentre scendono o salgono dai loro mezzi di locomozione: no, bensì per alloggiare pannelli fotovoltaici. Un esempio tangibile del famoso detto, prendere due piccioni con una fava: da una parte produrre energia elettrica pulita contribuendo alla salvaguardia dell’ambiente e dall’altra offrire un parcheggio confortevole.
Non ci si può che complimentare con l’Amministrazione del Comune nostro vicino. Non solo agli abitanti di Affi ma a chiunque è evidente la costanza nell’impegno per la cura e l’abbellimento del paese. Si ha l’impressione che gli Amministratori vivano il paese e ne facciano motivo di vanto gestirlo con la responsabilità e la lungimiranza del buon pater familias.
E, da noi, come va?
Anche la nostra Amministrazione dimostra grande sensibilità nei confronti dell’energia fotovoltaica. L’istallazione di pannelli sul tetto di quello che eufemisticamente viene chiamato Palazzetto dello Sport ha preceduto di gran lunga quelle attuali di Affi.
Peccato che ne sia stata rubata più o meno la metà. Il furto risale a più di anno fa e la testimonianza dello stesso è ancora presente, come può constatare chiunque abbia la voglia di osservare.
C’è da sospettare che l’impianto, così ridotto, non funzioni più. C’è inoltre da chiedersi quanto tempo si dovrà ancora attendere perché vengano sostituiti i pannelli rubati. Forse mai: si può supporre che non siano stati coperti da assicurazione e che, dovendoli pagare ed essendo le casse comunali vuote, l’Amministrazione possa farsi promotrice della recita di novene al fine di far pentire i ladri che, così, li potrebbero restituire al legittimo proprietario. Naturalmente quello del fotovoltaico non è l’unico fattore che fa apprezzare l’efficienza della nostra Amministrazione e che ci fa percepire quanto la stessa viva ed ami il paese: basta osservare l’illuminazione pubblica, le strade, i marciapiedi, le caditoie per il deflusso dell’acqua piovana...
Verso mezzogiorno, tornando da Affi con tutti questi pensieri che mi frullavano per la testa, che ti vedo? La macchina del Primo Cittadino parcheggiata davanti ad una agenzia immobiliare: che sia andato a mettere in vendita l’appezzamento di terreno agricolo acquistato (da lui con i nostri soldi) a fine del precedente mandato e che a sua detta è stato un grande affare?
Concittadini non scoraggiamoci: con la vendita dei lotti ex Rizzardi (pagati solo 4,0 Milioni di Euro, una occasione da non perdere) ci faremo un sacco di soldi: ridurremo sensibilmente il nostro debito pubblico (il secondo del Triveneto, fonte Il Sole 24 Ore del 01 Dicembre 2010), i pannelli fotovoltaici non si conteranno più, i marciapiedi e le strade verranno rinnovati, la piazza della Chiesa finalmente sistemata, l’illuminazione pubblica sarà completata e magari i cavi dell’energia elettrica interrati, mi riferisco a quelli del centro storico.
Buona Pasqua a tutti
Adriana Bozzetto
2 commenti:
Mi soffermo un attimo su una frase dell’articolo scritto dalla Signora Adriana Bozzetto.
"salvaguardia dell’ambiente"
Mi trovo concorde con molti elogi al Comune di Affi ma la Signora ed immagino tutta la comunità di Cavaion non è a conoscenza dello scempio ambientale, paesaggistico ed umano progettato dall'attuale Amministrazione di Affi.
La costruzione di due pale eoliche di una grandezza spropositata 115mt complessivi+l'altezza della collina le quali unite alle già approvate 5 torri eoliche di Rivoli su Montalto provocano un disastro ambientale senza precedenti.Tutto questo senza presentare alla Comunità di Affi un doveroso studio paesaggistico.
Affi Roberto Bertamè
L'articolo, per quanto l'ho inteso io, non vuole far santo nessuno,ma bensì, tra le altre, confrontare l'amministrazione di Affi, che ha applicato qualche politica virtuosa, con quella di Cavaion, la quale, non conosce la virtuosità; di recente la notizia della costruzione di altri 200 appartamenti buona parte nella zona del terreno Rizzardi.
Anch'io sono d'accordo che la politica debba essere più partecipativa che rappresentativa e questo vale per tutti i comuni Affi e Cavaion inclusi.
Non dimentichiamo, per quel che riguarda Affi, tutto quel rattopamento disordinato di centri e centrini commerciali passati e futuri (negozi vuoti inclusi), certamente azioni che non sono andate e non vanno nella direzione del rispetto e programmazione del territorio.
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