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martedì 18 maggio 2010

AAA CERCARSI RETTIFICATORE DISPERATAMENTE...

Cercasi urgentemente personale, a titolo gratuito (max una pizza offerta), da inserire nell'organico con mansioni di rettificatore.
Unica richiesta saper leggere, scrivere e un po' di cultura. Per invio corriculum vitae o richieste per ulteriori informazioni prego contattarmi direttamente tramite mail o facebook.


-Per la libertà di informazione in rete (my post)
-C'era una volta la libertà di informazione in internet di Guido Scorza
-Free Blogger by La Nebbia e La Neve




Visit Diritto alla Rete

sabato 3 ottobre 2009

Per la libertà di informazione in rete

 

"Siti internet aventi natura editoriale" con queste parole generiche il disegno di legge, griffato Pecorella e Costa (PDL), fa si che a tutti i siti internet, blog inclusi, vengano applicate le misure contenute nella legge sulla stampa. Stando a ciò i gestori di siti internet dovranno:


  1. procedere alla nomina di un direttore responsabile (giornalista)
  2. provvedere alla registrazione della propria "testata" nel registro sulla stampa presso il tribunale del luogo ove "è edito" il sito internet
  3. aver cura di comunicare tempestivamente (entro 15 giorni) ogni mutamento delle informazioni obbligatorie pubblicate e/o richieste in sede di registrazione , incorrere nella "sanzione" della decadenza della registrazione qualora non si pubblichi il sito entro sei mesi dalla registrazione medesima o non lo si aggiorni per un anno
  4. soggiacere alle norme in tema di obbligo di rettifica (ripresi dal DDL Alfano, quello del Lodo )
Oltre a questo stavolta viene aggiunta anche la responsabilità aggravata per la diffusione di contenuti illeciti .

giovedì 18 giugno 2009

Iran, Internet Scià di Persia

Il Web 2.0 sta cambiando i sistemi di comunicazione e d' informazione se ne accorto pure il governo iraniano.
Blog, Facebook,Twitter, Friendfeed ecc. sono stati, in questi giorni "tumultuosi" di dopo elezioni a causa della discussa riaffermazione di Mahmoud Ahmadinejad, gli unici mezzi per organizzare i movimenti di protesta e per creare una libera informazione, un' informazione che viene dal basso con filmati, post ed anche con sms che tramite Twitter vengono pubblicati sul web.
Il governo ha pensato bene di oscurare-bloccare i social network, ma fa più fatica di quel che pensava e ciò è dovuto (tra gli altri) da due fattori:
- L'utilizzo da parte degli utenti iraniani di programmi di anonimato, capaci di sfuggire al "filtraggio" di chi vuol controllare la rete.
- Il secondo, sta nel fatto che più del 70% della popolazione iraniana ha meno di 30 anni e quindi risulta più difficile mettere il "bavaglio"ad un internet evoluto, nell'ottobre 2005 in Iran si stimavano ben 700.000 blog.
Molti giovani iraniani avendo sotto i loro occhi notizie dirette e senza filtri reperibili da ogni parte del globo, hanno ben capito, secondo il mio parere, che un dialogo con gli USA ed in particolar modo con l'amministrazione Obama, possa essere un'occasione unica per migliorare i rapporti con l'occidente e magari uscire definitivamente dal "buio"; non a caso il governo americano ha chiesto ai gestori di Twitter, il quale risulta uno dei protagonisti di queste giornate iraniane,di rimandare i lavori di manutenzione previsti nei giorni scorsi per non far mancare ai movimenti che fanno capo a Hossein Mousavi (candidato sconfitto alle elezioni iraniane) un canale di comunicazione.
Internet ed il Web 2.0 "primattori" indiscussi ed essenziali, strumenti di coordinamento e di libera informazione anche in stati dove spadroneggiano dittature o regimi i quali negano qualsiasi forma di libertà di espressione; primattori anche in paesi democratici nei quali l'informazione è condizionata dalla partitocrazia o addirittura da pochi soggetti.

Articoli

venerdì 24 aprile 2009

ByoBlu, You Tube la censura?


Da un po' di tempo le regole dei video caricati su you tube-google, si stanno pian piano modificando:

- durata dei video (non più di dieci minuti), non utilizzo o meglio utilizzo finché non si accorgono, di certe musiche e-o canzoni (sopra tutto dopo la rottura dell'accordo tra Google e Time Warner),potrei dilungarmi e fare un'analisi di come vuole svilupparsi YOU Tube (google) ma chiudo qui, rischio di andar fuori tema e dico solo che You Tube si sta consolidando e per non calpestar piedi (scomodi) sta mettendo dei paletti ai video prodotti dai propri iscritti.

Cosa è successo a Claudio Messora (Blog ByoBlu)?
Il buon Messora ha video registrato un propria intervista ad una Signora abruzzese amica del Giuliani, la quale ascoltando le sue previsioni in merito alla famosa scossa del 6 aprile 2009, ha passato (avvertendo anche altre famiglie) la nottata fuori casa ed è riuscita a rimanere illesa dal crollo della propria abitazione. Nell'intervista si parla anche della mancanza di informazione da parte della protezione civile.
Messora ha caricato su You Tube la clip ma questa purtroppo è stata cancellata con la seguente motivazione "questo video è stato rimosso a causa della violazione dei termini e condizioni d'uso".
Il video non violava termini e condizioni della piattaforma in quanto non conteneva contenuti volgari-offensivi ne musiche, canzoni o colonne sonore che violassero diritti d'autore.

Può darsi che vari utenti (magari di parere contrario (?)) abbiano segnalato il video come inappropriato e You Tube senza alcuna accurata verifica lo abbia cancellato oppure, forse, a qualche soggetto importante il video non è risultato piacevole.
Se la seconda ipotesi trovasse riscontro la posta in gioco diventa ben più grande, ora, blogger,iscritti You Tube, tramite l'appello di Messora stanno caricando come ho fatto anch'io nuovamente il video su You Tube, chi la vincerà allora, noi piccoli plebei tramite la moltiplicazione dei video e dei clip o qualche patrizio a cui non comodano certe scomode verità?

Per ulteriori informazioni vi rimando al blog ByoBlu del Messora

P.s. il video insieme agli altri lo ritrovate su LanebbiaelaneveTV

venerdì 9 gennaio 2009

Blog


Per alcuni potrà sembrare scontato, ma ho ritenuto opportuno, onde evitar equivoci di vario genere, dare delle definizioni base per capire meglio "il mondo dei blog".

Che cos'è un weblog?

Un weblog più comunemente chiamato blog è un diario personale online che tratta tematiche di vario genere.


Che cos'è un blogger?
Un blogger è quella persona che scrive su un blog.

Che cos'è un post?
Un post è un articolo scritto da un blogger.

Che cosa è la blogosfera?
Blogosfera è una comunità on line di blogger e dei loro post.

Cos'è un blogroll?
Un blogroll è un elenco di blog che un blogger ritiene di opportuna evidenza; lo si può trovare di fianco ad un blog (vedi il nostro) con l'indicazione dei blog inseriti, seguiti, per alcune piattaforme, anche con l'ultimo post degli stessi, facendo click su questi tramite collegamento ipertestuale si viene trasportati direttamente sugli altri blog.

venerdì 14 novembre 2008

Free Blogger



Esprimi te stesso con le tue idee, le tue ragioni, le tue denunce, la tua vita, le foto, gli articoli, i filmati e li condividi con tutti in rete; questi siam noi, ci chiamano blogger ma altro non siam che persone normali. Limitare o far chiudere addirittura un blog vuol dir "fermare" tutto ciò elencato sopra cioè la libertà di espressione e di informazione.
LA NEBBIA E LA NEVE aderisce alla campagna promossa da Beppe Grillo "Free Blogger" per ostacolare la proposta di legge del Sig. Riccardo Levi (Partito Democratico) il quale riesuma la vecchia proposta "ammazzablogger" Levi/MortadellaProdi con delle non sostanziali modifiche.
Ecco i punti salienti della "nuova" proposta di legge Levi/Veltroni (Partito Democratico), Grillo le sintetizza così:

- ogni blog è equiparato a un prodotto editoriale
- ogni blog che pubblica Adsense di Google o banner può risponderne all'Agenzia delle Entrate
- ogni blog deve iscriversi al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione)
- ogni blog è soggetto alle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa
- ogni blog che non si iscrive al ROC può essere denunciato per il reato di "stampa clandestina": due anni di carcere e sanzioni economiche.

Più ci addentriamo nel mondo dei blog , dei social network (you tube, facebook ecc.), cioè in sintesi del web 2.0, più giorno dopo giorno rimaniamo positivamente sbalorditi dell'enorme patrimonio di idee, informazioni, novità, movimenti che troviamo nella rete.
Non permettiamo che fermino tutto ciò!

domenica 24 agosto 2008

Perchè il Blog

Il web 2.0 sta cambiando il sistema comunicativo in internet e non solo, è per questo motivo che si è scelto il blog che in questo caso non sarà riferito ad un unico soggetto ma bensì vuol essere di tutti.
Nel blog verranno trattati e discussi argomenti di svariato genere come sport,spettacolo,politica,viaggi,arte,cronaca locale e non ecc.
Ma chi è che fornirà i contenuti (scritti,filmati,foto)?
Ma semplicemente sarai tu con i tuoi post, commenti, le tue mail e quant'altro.
Incominciamo dunque da qui.

I Blogger nel mondo stanno sempre più cambiando il modo di far informazione, Vi "posto" qui di seguito un articolo dal sito dell' AdnKronos:

Seul, 26 giu. (Ign) - Armati di laptop e videocamere mandano i loro post, con foto e video, sui blog. E fanno informazione e tendenza in tempo reale. Mettendo in crisi l'establishment locale, in un paese come la Corea del Sud, dove le pagine viste dei siti d'informazione raggiungono anche la quota record di 200 milioni di contatti al giorno. Sono i citizen journalist con gli occhi a mandorla del paese dell'estremo oriente, di nuovo in campo per bloccare l'accordo economico di libero commercio che Seul ha stretto con gli Usa.

Tale accordo prevede il ripristino dell'importazione di carne bovina dagli Stati Uniti e ha messo in allarme i coreani, spaventati dall'epidemia di mucca pazza che ha colpito gli Usa. Una presa di posizione che ha visto in piazza migliaia di persone per settimane, con manifestazioni animate dai blogger locali. Un tam-tam sulla rete che ha mobilitato giovani e meno giovani, tanto da portare il governo sull'orlo della crisi. Il portavoce dell'esecutivo ha detto, negli scorsi giorni: "Il primo ministro e tutti gli altri membri del gabinetto si assumono la responsabilità di quanto è accaduto e sono pronti a ritirarsi".

E proprio oggi, dopo il via libera alla ripresa delle importazioni, bloccate dopo le prime proteste dei consumatori, cortei e manifestazioni sono tornati a invadere le strade di Seul. Secondo molti la carne è ancora a rischio Bse. La ripresa dell'import segue l'accordo raggiunto a Washington, in base al quale i commerci saranno limitati alla sola carne proveniente da animali al di sotto dei trenta mesi di vita. La gente chiede invece di ridurre il limite a 20 mesi. Il ministero dell'agricoltura sudcoreano garantisce misure sanitarie molto più restrittive e un rigido controllo sulle nuove modalità concordate con gli Stati Uniti. Le rassicurazioni però non bastano. I manifestanti hanno già promesso resistenza a oltranza, dando vita alle proteste più imponenti degli ultimi 20 anni. "Prima erano i media tradizionali a scegliere ciò che era notizia e ciò che non lo era -spiega la citizen journalist Do Jung-Gwan-. Ma ora si cambia: noi facciamo le foto e le postiamo in rete. Questa è la nuova cultura che sta cambiando il modo in cui nel nostro paese si fa politica e informazione".

Negli ultimi giorni i principali quotidiani di orientamento conservatore sono stati attaccati duramente dai netizen, i quali hanno dichiarato battaglia all'informazione allineata sulle posizioni del governo.