Contro l'antenna a Cavaion
Articolo di Marco Anderle, del 17 Agosto 2011, tratto dal sito di informazione Il Gardesano
No all'antenna telefonica Wind in località Torcolo a Cavaion e dopo ferragosto arriverà l'incontro con il sindaco. Questa la volontà degli abitanti della zona, preoccupati per l'impatto paesaggistico della torre, alta più di 20 metri, ma anche per il rischio inquinamento da onde elettromagnetiche e per la possibile perdita di valore che deriverebbe agli immobili limitrofi. “L'antenna di circa 24 metri, lì, sarebbe visibile da tutto il paese”, spiega Aldo Miotto, portavoce del gruppo di cittadini che ha firmato una lettera di protesta, consegnata al Comune e protocollata il 2 agosto scorso. “Si tratta di un'area con olivi e vigneti, a ridosso di un residence con più di venti unità abitative e nelle immediate vicinanze di altre abitazioni, quindi una zona con caratteristiche paesaggistiche da tutelare”, rincara Miotto. Il sindaco Lorenzo Sartori ha già raccolto le preoccupazioni della cittadinanza e promesso un incontro nella seconda metà di agosto, per sviscerare la questione.
Wind avrebbe già stipulato un accordo con la proprietà Merzi, titolare di terreni in località Torcolo e proprietaria di un'azienda agricola con cantina vinicola, ci racconta Miotto. “Il progetto presentato in Comune prevede 3 antenne, ma è prassi consolidata che l'operatore dia ospitalità ad altre società, ci siamo informati”, stigmatizza il portavoce del gruppo No antenna, “ancora, alla base del pilastro viene normalmente posto un container con ventilatori di unità condensanti, molto rumorosi”. Secondo il gruppo di cittadini, le radiazioni emesse dall'impianto, basse, ma continue, causerebbero elettrosmog. “Si tratta di una stazione radio base per telefonia su palo, con tre antenne”, precisa Miotto, “molti studi provano gli effetti in termini di elettrosmog e proprio per questo ogni amministrazione comunale dovrebbe individuare, attraverso un Piano antenne, i punti che generano un impatto contenuto”. Altri studi dimostrerebbero che gli immobili limitrofi a questo tipo di impianti rischiano perdite di valore, con tanto di casi giudiziari vinti. Ma per il gruppo di cittadini, che promette di costituirsi in comitato se il progetto proseguirà, la speranza è di non arrivare in tribunale, ma trovare ben prima la sensibilità del Comune e dell'azienda. “Chiediamo di sospendere l'iter del progetto e valutare il posizionamento in un'altra zona”, dice Miotto. La stessa località è già stata protagonista di una forte opposizione dei cittadini contro il progetto di un edificio per la lavorazione delle carni, non ancora realizzato. IlGardesano seguirà gli sviluppi delle vicende di località Torcolo, in attesa dell'imminente incontro tra Sartori e il quasi-comitato di cittadini.
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