Da ciò ne è venuto fuori un paese irriconoscibile e brutto! Si brutto perdendo quella sua carratteristica originale che le vecchie strutture gli donavano. Ma non si poteva "rilanciare Campione" puntando per lo più sulla ristrutturazione e/o migliorie delle costruzioni esistenti?
Campione, un borgo sotto sequestro
Articolo di Mario Pari tratto da Bresciaoggi.it del 10-07-2013
L'INCHIESTA. Il provvedimento è stato
firmato dal gip Ciro Iacomino su richiesta del pm Silvia Bonardi per
abuso d'ufficio e lottizzazione abusiva. Un «blitz» della Guardia di
Finanza mette i sigilli a 300 unità immobiliari. Contestate irregolarità
urbanistiche ma anche «rischi per l'incolumità»
Fino a ieri era noto come uno degli angoli più suggestivi del
Garda, ma anche come il paese occupato dai cantieri di una
interminabile opera di rinascita: dal 2006, con un mega-investimento da
200 milioni di euro, erano iniziati i lavori per ricostruire l'intero
paese da zero o quasi, per trasformare il vecchio borgo operaio in un
esclusivo villaggio turistico. Da ieri Campione del Garda, frazione di
Tremosine, è un borgo posto quasi interamente sotto sequestro dalla
magistratura bresciana. Il sequestro preventivo di 300 immobili chiesto
dal pm Silvia Bonardi e firmato dal gip Ciro Iacomino, è stato eseguito
ieri mattina dalla Guardia di Finanza di Brescia che ha condotto le
indagini. Tutto un paese sotto sequestro. Lottizzazione abusiva e abuso
d'ufficio sono le ipotesi di reato contestate dalla Procura, a vario
titolo, a venti indagati. L'indagine è stata avviata nel marzo del 2012,
su iniziativa dalla Procura che si è avvalsa anche di un consulente
tecnico. I SEQUESTRI sono stati eseguiti prevalentemente nella zona di
Campione di sotto. A Campione di Sopra sono stati sequestrati l'edificio
misto residenziale e commerciale, l'edificio sul lato lago nuovo, i
servizi igienici e il chiosco, l'Università della Vela, le opere
portuali a nord, il parcheggio pubblico e privato multipiano. A Campione
di Sotto il provvedimento ha riguardato l'opificio vecchio e l'opificio
centrale, la stazione della funivia, i nuovi edifici a monte, gli ex
«nuovi opifici», gli ex magazzini, la nuova villa fronte lago, il
chiosco, il rimessaggio, il Circolo vela, il distributore, le opere
portuali a sud. Il Pm, scrive il gip Ciro Iacomino «allo scopo di
cercare di applicare il vincolo cautelare solo ove strettamente
necessario, ha limitato la propria richiesta alle opere riconducibili,
alternativamente e/o cumulativamente, a due ipotesi». Una riguarda gli
immobili «per i quali sussiste un concreto pericolo grave per
l'incolumità pubblica». Ci sono poi gli immobili «conformi al piano
particolareggiato variante 2010, ma non alla disciplina previgente». Sul
registro degli indagati sono finiti amministratori pubblici,
imprenditori, professionisti. Parecchio spazio nel documento è dedicato
anche a Coopsette, azionista di Campione del Garda spa, che ha
realizzato gran parte degli immobili. PER QUANTO RIGUARDA la
lottizzazione abusiva, secondo il gip «sono state realizzate opere che
hanno portato a trasformazione urbanistica od edilizia degli immobili in
violazione delle leggi statali e regionali, in forza delle
autorizzazioni in contrasto con le prescrizioni di legge». Tra quanto
violato c'è per esempio il vincolo cimiteriale, ovvero la distanza di
200 metri. «Nella zona di rispetto cimiteriale ex lege - è riportato
nell'atto del gip - ossia la fascia di territorio compresa all'interno
di metri 200 dal cimitero esistente, corrispondente sostanzialmente
all'intera frazione di Campione di Sotto, non sono quindi ammissibili,
diversamente dalle previsioni del piano particolareggiato, gli
interventi di costruzioni di nuovi edifici di edilizia residenziale
privata o alberghiera». Non sono poi state effettuate le verifiche di
assoggettabilità alle Valutazioni ambientale strategica (Vas) e
d'impatto ambientale (Via). E il gip scrive anche che «si delinea un
insufficiente recepimento di quanto previsto nella tavola 2.17 del Piano
territoriale di coordinamento provinciale «Tutela paesistica» essendo
stata «distrutta parte della vecchia Gardesana e realizzato il
parcheggio multipiano» e in una striscia di una cinquantina di metri
«sono state realizzate le opere di modifica del profilo della costa per
la creazione delle due attrezzature portuali». Vi sono poi la «non
conformità alla normativa del Piano territoriale di coordinamento del
Parco Regionale Alto Garda» e alla «normativa relativa alla tutela
geologica». IN QUANTO ALL'ABUSO d'ufficio, secondo la ricostruzione
accusatoria «La Coopsette ha goduto nel corso degli anni di un canale
'privilegiato' con il Comune di Tremosine laddove ha ottenuto
l'approvazione di un piano particolareggiato prima, della successiva
variante poi e l'emanazione dei successivi atti abitativi,
clamorosamente illegittimi sotto vari aspetti». Inoltre
«l'intermediario, indispensabile, fra la proprietà e l'amministrazione
comunale è, indiscutibilmente, l'architetto Salvadori, legato ad
entrambi» e «almeno un componente dell'amministrazione comunale di
Tremosine, e, più precisamente, il vice sindaco Diego Zanetti, ha
ampiamente lucrato sull'operazione nel momento in cui, se da un lato
concorre ad approvare il piano particolareggiato e la successiva
variante poi, incredibilmente ottiene commesse plurimilionarie per le
proprie società edili, sempre con riferimento all'insediamento di
Campione» e «consistente è il vantaggio patrimoniale conseguito da
Coopsette sia in termini di sfruttamento immobiliare dell'area, sia per
quanto attiene al profilo del calcolo degli standard urbanistici ».
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