mercoledì 10 luglio 2013

Campione del Garda "sotto sequestro"

Campione del Garda è una località   molto singolare, se non unica, vista la sua collocazione tra le scogliere del Lago di Garda; una zona che si è vista abbattere un capolavoro di archeologia industriale  quasi totalmente  dalla Coopsette, per farne un polo turistico da 160 mila metri cubi con 1.450 parcheggi.
Da ciò ne è venuto fuori un paese  irriconoscibile e brutto! Si brutto perdendo quella sua carratteristica originale che le vecchie strutture gli donavano. Ma non si poteva "rilanciare Campione" puntando per lo più sulla ristrutturazione e/o migliorie delle costruzioni esistenti?

Campione, un borgo sotto sequestro 

Articolo di Mario Pari  tratto da Bresciaoggi.it del 10-07-2013

L'INCHIESTA. Il provvedimento è stato firmato dal gip Ciro Iacomino su richiesta del pm Silvia Bonardi per abuso d'ufficio e lottizzazione abusiva. Un «blitz» della Guardia di Finanza mette i sigilli a 300 unità immobiliari. Contestate irregolarità urbanistiche ma anche «rischi per l'incolumità» 

Fino a ieri era noto come uno degli angoli più suggestivi del Garda, ma anche come il paese occupato dai cantieri di una interminabile opera di rinascita: dal 2006, con un mega-investimento da 200 milioni di euro, erano iniziati i lavori per ricostruire l'intero paese da zero o quasi, per trasformare il vecchio borgo operaio in un esclusivo villaggio turistico. Da ieri Campione del Garda, frazione di Tremosine, è un borgo posto quasi interamente sotto sequestro dalla magistratura bresciana. Il sequestro preventivo di 300 immobili chiesto dal pm Silvia Bonardi e firmato dal gip Ciro Iacomino, è stato eseguito ieri mattina dalla Guardia di Finanza di Brescia che ha condotto le indagini. Tutto un paese sotto sequestro. Lottizzazione abusiva e abuso d'ufficio sono le ipotesi di reato contestate dalla Procura, a vario titolo, a venti indagati. L'indagine è stata avviata nel marzo del 2012, su iniziativa dalla Procura che si è avvalsa anche di un consulente tecnico. I SEQUESTRI sono stati eseguiti prevalentemente nella zona di Campione di sotto. A Campione di Sopra sono stati sequestrati l'edificio misto residenziale e commerciale, l'edificio sul lato lago nuovo, i servizi igienici e il chiosco, l'Università della Vela, le opere portuali a nord, il parcheggio pubblico e privato multipiano. A Campione di Sotto il provvedimento ha riguardato l'opificio vecchio e l'opificio centrale, la stazione della funivia, i nuovi edifici a monte, gli ex «nuovi opifici», gli ex magazzini, la nuova villa fronte lago, il chiosco, il rimessaggio, il Circolo vela, il distributore, le opere portuali a sud. Il Pm, scrive il gip Ciro Iacomino «allo scopo di cercare di applicare il vincolo cautelare solo ove strettamente necessario, ha limitato la propria richiesta alle opere riconducibili, alternativamente e/o cumulativamente, a due ipotesi». Una riguarda gli immobili «per i quali sussiste un concreto pericolo grave per l'incolumità pubblica». Ci sono poi gli immobili «conformi al piano particolareggiato variante 2010, ma non alla disciplina previgente». Sul registro degli indagati sono finiti amministratori pubblici, imprenditori, professionisti. Parecchio spazio nel documento è dedicato anche a Coopsette, azionista di Campione del Garda spa, che ha realizzato gran parte degli immobili. PER QUANTO RIGUARDA la lottizzazione abusiva, secondo il gip «sono state realizzate opere che hanno portato a trasformazione urbanistica od edilizia degli immobili in violazione delle leggi statali e regionali, in forza delle autorizzazioni in contrasto con le prescrizioni di legge». Tra quanto violato c'è per esempio il vincolo cimiteriale, ovvero la distanza di 200 metri. «Nella zona di rispetto cimiteriale ex lege - è riportato nell'atto del gip - ossia la fascia di territorio compresa all'interno di metri 200 dal cimitero esistente, corrispondente sostanzialmente all'intera frazione di Campione di Sotto, non sono quindi ammissibili, diversamente dalle previsioni del piano particolareggiato, gli interventi di costruzioni di nuovi edifici di edilizia residenziale privata o alberghiera». Non sono poi state effettuate le verifiche di assoggettabilità alle Valutazioni ambientale strategica (Vas) e d'impatto ambientale (Via). E il gip scrive anche che «si delinea un insufficiente recepimento di quanto previsto nella tavola 2.17 del Piano territoriale di coordinamento provinciale «Tutela paesistica» essendo stata «distrutta parte della vecchia Gardesana e realizzato il parcheggio multipiano» e in una striscia di una cinquantina di metri «sono state realizzate le opere di modifica del profilo della costa per la creazione delle due attrezzature portuali». Vi sono poi la «non conformità alla normativa del Piano territoriale di coordinamento del Parco Regionale Alto Garda» e alla «normativa relativa alla tutela geologica». IN QUANTO ALL'ABUSO d'ufficio, secondo la ricostruzione accusatoria «La Coopsette ha goduto nel corso degli anni di un canale 'privilegiato' con il Comune di Tremosine laddove ha ottenuto l'approvazione di un piano particolareggiato prima, della successiva variante poi e l'emanazione dei successivi atti abitativi, clamorosamente illegittimi sotto vari aspetti». Inoltre «l'intermediario, indispensabile, fra la proprietà e l'amministrazione comunale è, indiscutibilmente, l'architetto Salvadori, legato ad entrambi» e «almeno un componente dell'amministrazione comunale di Tremosine, e, più precisamente, il vice sindaco Diego Zanetti, ha ampiamente lucrato sull'operazione nel momento in cui, se da un lato concorre ad approvare il piano particolareggiato e la successiva variante poi, incredibilmente ottiene commesse plurimilionarie per le proprie società edili, sempre con riferimento all'insediamento di Campione» e «consistente è il vantaggio patrimoniale conseguito da Coopsette sia in termini di sfruttamento immobiliare dell'area, sia per quanto attiene al profilo del calcolo degli standard urbanistici ».

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