martedì 10 marzo 2015

Cavaion V.se - Gli angeli degli Introj


GLI ANGELI DEGLI INTROJ

Da un paio di mesi un gruppetto di operosi muratori è impegnato nella sistemazione degli introj di Cavaion: introl Soletti, introl della Torre, introl dei Festi e, adesso, Via Garibaldi: l’introl a gradoni, il più ampio e maestoso del paese, che porta a quella che un tempo fu l’agorà, la piazza della chiesa. In tutti i paesi luogo di incontro, luogo di socializzazione per eccellenza. C’è chi l’ha conservato come tale. A Cavaion non è più così, non solo, Cavaion non ha una agorà, un centro anche se un cartello indicatore, decisamente comico, ne indica la direzione.


Ma torniamo agli introj e alla loro sistemazione, e partiamo da un articoletto apparso su L’Altro Giornale del Dicembre 2012, il cui testo, per una migliore lettura, qui di seguito riporto:

Sono tre i progetti che il Comune di Cavaion Veronese ha presentato entro la scadenza del 27 novembre per ottenere i contributi Gal[1] – Baldo Lessinia. Il primo è un progetto esecutivo di restauro e risanamento conservativo della sede municipale in piazza G. Fracastoro che prevede un investimento di 125.000 (Euro) totali – di cui 100.000 Euro richiesti come contributo. Il secondo è un progetto definitivo di manutenzione straordinaria del teatro all’aperto Arena Torcolo che prevede un investimento di 129.851 Euro – di cui 100.000 richiesti come contributo Gal. Il terzo e ultimo progetto invece è un progetto definitivo di ripristino e recupero di viabilità storica Introl Soletti, Introl della Torre, Introl dei Festi e via Garibaldi per un importo complessivo di 106.400 Euro – di cui 100.000 richiesti come contributo Gal. «Si tratta di tre progetti molto importanti – afferma il sindaco di Cavaion, Lorenzo Sartori – e si spera nel finanziamento Gal per poterli realizzare. Il contributo Gal prevede per ogni progetto un finanziamento fino a € 100.000 e il costo dell’IVA rimarrebbe a Carico del Comune. Stiamo quindi attendendo la comunicazione del Gal per la conferma o meno del finanziamento, comunque sono progetti che meritano di essere portati avanti.» S.A.

Per quanto riguarda il Municipio, venne regolarmente esposto il cartellone dei lavori. La cosa strana era che l’importo dei finanziamenti indicato, € 82.188,96 era superiore all’importo dei lavori, € 76.525,03 (foto di novembre 2013).
Non si capisce poi il dichiarato investimento di 125.000 Euro al quale fanno riscontro un importo dei lavori pari a € 76.525,03 e un finanziamento di € 82.188,96.

Sulla manutenzione straordinaria dell’Arena Torcolo sono impreparata. Non ricordo se fosse stato esposto il regolamentare cartello dei lavori o no, mi sono distratta. Mai distrarsi a Cavaion, il più bel paese del mondo, secondo qualcuno.

Per quanto riguarda “il recupero della viabilità storica  devo registrare l’assoluta assenza dell’obbligatorio cartello di cantiere[2]  sul quale sono da indicare, fra l’altro, la natura dell’ intervento, il committente , il progettista, il direttore dei lavori, l’importo del progetto, i finanziamenti, l’impresa che esegue i lavori, data d’inizio e fine dei medesimi.

Forse si tratta di un manipolo di volonterosi disoccupati che non sanno come far venir sera grazie ai quali ci ritroveremo degli introj restaurati a costo zero?
Se ne è accorto qualcuno dell’Amministrazione? Adesso che sono interconnessi 24 ore su 24 grazie ai potenti mezzi della tecnica dei quali si sono dotati, con i quali si possono anche scattare fotografie  (una grande passione della nostra Prima Cittadina) gli consiglierei di fare un giretto per il paese e scambiarsi impressioni ed immagini. Ma, forse, il percorso è un po’ impegnativo e, allora, poiché ogni responsabile cittadino dovrebbe essere collaborativo, gli risparmio le impervie salite.


Particolari dall’Introl della Torre: qualche incivile giovane cavaionese ha preso a calci le scatole di derivazione dell’impianto elettrico di illuminazione? O sono state male istallate?
Se ne è accorto qualcuno?





Non c’è nessun cartello di cantiere. Forse la ditta che esegue i lavori è La nuova Edilcasette molto presente e conosciuta a Cavaion. Martedì 3 Marzo un camioncino della testé menzionata era all’imbocco del cantiere e sembrava averci a che fare.
Per essere più informati su quanto succede, forse c’è bisogno di un pro-sindaco, amante delle passeggiate, anche per Cavaion alta.

Saluti dal rinato introl della Torre (XIV-XV sec.), vicino di casa.

Adriana Bozzetto -
una extra-comunitaria

Marzo MMXIV



[1] Gal, correttamente scritto GAL sta per Gruppo di Azione Locale
[2] Il d.P.R. 380/2001, all’art. 27, comma 4 prescrive l’obbligo di esposizione del cartello di cantiere con i dati sui lavori da eseguire e le relative autorizzazioni.
Nel caso di lavori privati le dimensioni del cartello sono stabilite dal capitolato speciale d’appalto, nel caso di lavori pubblici sono fissate dalla Circolare del Ministero dei lavori pubblici n. 1729/UL del 1 giugno 1990 e stabilite nelle dimensioni minime di 1 mt. di base x 2 mt. di altezza.

domenica 8 marzo 2015

FESTA DELLA DONNA ovvero DAL VOTO AL VUOTO

8 MARZO
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA
FESTA DELLA DONNA ovvero DAL VOTO AL VUOTO

La ricorrenza dell’ 8 Marzo[1] è ormai nota come Festa della Donna ma sarebbe più corretto usare la denominazione originaria, ovvero Giornata Internazionale delle Donna perché ne ricorda le lotte affrontate durante decenni e  decenni, e non ancora appartenenti al passato, per vedersi riconosciuta la dignità di essere umano, che non è né una questione di genere, di razza, di censo.
La donna come parte attiva della società nei molteplici ruoli che la stessa offre, lavorativo, politico, artistico, sociale, godendo degli stessi diritti riservati all’uomo, autoproclamatosi essere superiore da tempo immemorabile, forse per paura delle donne.

Un diritto fondamentale per potersi sentire, appunto, parte attiva della società è quello di voto. Sia in Europa sia negli Stati Uniti molte donne si batterono per questo sin dagli inizi del XX secolo.

Qui di seguito alcune immagini che testimoniano l’impegno delle nostre antenate, negli USA e in Germania, per ottenere il diritto di voto che, ricordo, in Italia fu concesso nel 1946.


Il diritto di voto ha significato per la donna il poter far parte della classe politica e, di conseguenza, promuovere tutte quelle iniziative finalizzate al raggiungimento, almeno in via teorica,  della parità di diritti, e doveri, fra i due sessi, in ogni ambito.
Naturalmente le leggi e le norme da sole non consentono il raggiungimento di tale obiettivo che presuppone altresì una profonda mutazione del pensiero sociale e dei costumi.

Non è sufficiente eliminare il sostantivo femminile dal lessico per dar da intendere il raggiungimento delle “pari opportunità”, né le donne devono interpretare l’emancipazione come una delle peggiori imitazioni del maschile, per passare così dal voto al vuoto di coscienza di sé.





La data dell’ 8 Marzo fu scelta per la Giornata Internazionale delle donne perché l’8 Marzo del 1917 le donne comuniste di San Pietroburgo scesero in piazza per protestare contro la guerra, dando così inizio alla Rivoluzione russa di Febbraio[2].
Il 14 giugno 1921 in occasione della Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste venne deciso di fissare una data che fosse la stessa per tutti i Paesi. Fu scelto l’8 Marzo per la Giornata internazionale dell’operaia, poi Giornata internazionale delle donne.
In Italia si festeggia dal 1922.

Sarebbe opportuno ripristinare l’uso della corretta denominazione della ricorrenza dell’8 Marzo
Giornata internazionale della donna
per prendere doverosa distanza da un certo fenomeno di (mal)costume, radicatosi  negli ultimi tempi, per il quale forse sarebbe più appropriata la definizione di Festa del cazzo (scusate l’eufemismo) che ci ricorda che, alla donna, grazie a donne, è stata fatta la festa[3].


Adriana Bozzetto
8 Marzo 2015


[2] La Russia adottò il calendario gregoriano (1582) solo nel 1918. L’ 8 marzo corrispondeva al 23 febbraio.
[3] Far la festa a qualcuno – uccidere in senso lato, danneggiare.