mercoledì 15 luglio 2009

Beppe Grillo, il partito "Democratico" (PD) dice NO!



Grillo vuole candidarsi alle primarie del P.D. ma i vertici di quest’ultimo lo respingono.

Comunque vada a finire, Grillo, con questa sua ultima iniziativa ne esce vittorioso, egli è riuscito a “far tirar fuori tutto quel che non c’è al partito che non c’è “.
Rifiutando Grillo, il P.D., non respinge solamente ed unicamente una persona, un politico ed un comico ma anche tutte le idee, le iniziative, i principi che vengono “portati avanti” non solo da lui, dal blog, dalla blogosfera, dai meet up, dalle liste civiche, dagli esperti, da molte associazioni ed entità ma anche e soprattuto da comuni e semplici cittadini di buon senso .
Facendo così il P.D. si delegittima sempre più, sprofondando in quella melma fangosa in cui giace da molti anni e dove ha nuotato e sta nuotando molto agevolmente il Sig. Silvio Berlusconi, pensiamo alla legge sull’indulto, al conflitto di intessi mai risolto (visti gli accordi sotto banco con la contro parte “presunta”), alla flebile reazione al lodo Alfano, alla questione nucleare….. l’elenco è lungo e non ho la voglia di rimuginar altro.

Un Partito Democratico ingessato nella sua palude da tanti "conflitelli" e "conflittini" di interesse che ritrovano sembianza pure nella propria gerarchia (in particolare la parte alta) la quale ,non vuole, a scapito del bene del paese, annullarsi e lasciare aperte le porte al nuovo ed ai nuovi, in parole semplici alla normalità. Più che un partito questo incesto risulta un bel Pasticcio Democratico.
Questa è una opinione che non vuol essere ne grillina, ne sinistroide, ne destroide, ma semplicemente la mia.

P.s Fassino l'Italia non è un Taxi (da prendere in due).

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