lunedì 19 novembre 2012

Il massacro di Gaza : la testimonianza di Abuna Mario

Testimoniaza di Padre Abuna Mario  
datata

Ieri e’ stata una giornata molto intensa, iniziata la notte quando alle 3.00 sono andato a prendere all’aeroporto di Tel Aviv il parroco di Gaza, abuna George che stava tornando in Terrasanta, dopo aver visitato il padre ammalato, per poter rientrare a Gaza e stare vicino alla sua gente e a tutto il popolo Gazawi.

Abuna George e’ arrivato con il volto triste per le notizie che i suoi parrocchiani gli avevano mandato in Argentina. Dal desiderio di non perdere altro tempo, sarebbe voluto andare direttamente da Tel Aviv ad Eretz ma dopo una bella discussione l’ho convinto che tanto alle 4 di notte non lo avrebbero fatto entrare ed allora siamo tornati a BetJala dove abbiamo “dormito” un paio di ore per poi ripartire alla volta della Striscia di Gaza.

Arrivati ad Eretz alle 8,30 abbiamo trovato le strade bloccate un paio di km prima e dopo alcune telefonate con i nostri amici israeliani di Eretz ci hanno promesso che alle 9,30 sarebbe venuto qualcuno a prenderci. E cosi’ e’ stato. Avuto il permesso di entrare, non abbiamo atteso un minuto di piu’ e quando ci siamo salutati ho visto negli occhi di abuna George la gioia mista alla preoccupazione.  Gioia per aver avuto la possibilita’ di entrare al piu’ presto e poter tornare a condividere questi momenti terribili insieme alla comunita’ che Dio gli ha affidato. Preoccupazione perche’ mentre eravamo in attesa di entrare, diversi F16 sono passati sopra di noi sganciando diversi missili e cosi’ abbiamo subito pensato alla morte che questi missili avrebbero seminato. Perche’ a Gaza non ci sono rifugi per la gente, perche’ a Gaza non ci sono sirene che ti avvertono come in Israele. L’ho sperimentato anche io ieri  ad Eretz.  Partita la sirena, insieme ai tassisti di Rahat che vivono al check point aspettando qualcuno da trasportare, come se tutto fosse normale,  siamo andati a passo veloce dietro un container che ospita i bagni. Ho chiesto se non fosse pericoloso dato che mi sembrava abbastanza debole il container per poterci riparare ma tutti erano tranquilli e mi hanno risposto che anche se un razzo arrivava li’, avrebbe bucato il container da una parte e si sarebbe fermato….insomma non poteva arrivare dall’altra parte del container.

Durante il lancio dei razzi dall’altra parte, mi ha colpito molto questa “serenita’” dei tassisti cosi’ come mi ha colpito molto la “tranquillita’” dei soldati del check point di Eretz con i quali abbiamo passato diverso tempo in attesa dell’abuna Pablo che stava uscendo con un convoglio ONU insieme ad altri cooperanti italiani e a 3 focolarini bloccati sulla Striscia da mercoledi’ scorso. Ci dicevano di entrare nella stanza del controllo passaporti perche’ li’ era “sicura”!

Al suo arrivo abuna Pablo era molto scosso per le nottate di inferno passate.  Mi ha raccontato a fatica di come proprio l’ultima notte ha pensato che non sarebbe uscito vivo da questo inferno, di come ha pianto nel buio della notte circondato da continui e incessanti bombardamenti, di come ha fatto fatica a ‘restare umano” al pensiero che se i missili avevano risparmiato lui e le suore, sicuramente avrebbero ucciso altri e devastato tutto.

Questa mattina ho parlato con abuna George :  Mi racconta al telefono : “notte d’inferno dove la terra ha tremato e la canonica anche…nonostante sia grande e grosso ho dondolato sul letto tutta la notte ed ho avuto un po’ di paura anche io ma ringraziando Dio, abbiamo rivisto la luce del giorno…le suore stanno bene e i nostri cristiani tutti bene ma diversi di loro abitando nella zona di Nasser Street dove la famiglia Dolu e’ stata sterminata, hanno avuto tutti i vetri distrutti e si sentono miracolati….”
Quello che sta succedendo e’ un genocidio fisico che ancora molti non vogliono vedere ma che non restera’ impunito (almeno da DIO). C’e’ una totale dis-informazione su quanto sta accadendo e mi sono convinto anche io che non importa chi ha iniziato prima o dopo (anche se per amore della verita’ sin da agosto Israele ha bombardato la striscia in modo piu’ o meno continuo… per conferma domandare alle nostre suore…o leggete il mio post dell’ 8 settembre (clicca per leggere) sul ritorno a casa di Giries…)
Ora e’ fondamentale dire BASTA !!! Basta a questo massacro fisico e psicologico che deve terminare al piu’ presto e che sta creando seri problemi ai bambini che restano vivi.  La sorellina di Giries, 9 anni , per esempio ha avuto diverse crisi epilettiche per la paura a causa dei continui bombardamenti e mi racconta abuna Pablo che tutti i genitori sono preoccupatissimi per i loro figli e per le conseguenze psicologiche che subiranno…sempre se rimarrano vivi.  Io non ho contatti con le famiglie musulmane ma posso immaginare che la situazione di terrore in cui vivono sia la stessa!!!

In queste notti dove anche io faccio fatica a dormire mi ritornano in mente e nel cuore le immagini degli occhi dei bambini di Gaza che ho visto in questi anni di avanti e indietro con la Striscia.  Occhi terrorizzati che mi imploravano di fare qualcosa… E’ per questo che non posso tacere e restare in silenzio : sarei complice del silenzio di tanti e quello che mi fa’ piu’ male anche della mia chiesa…non quella locale che fa’ quello che puo’ ma di quella aldila’ del mare! Per questo dobbiamo dire BASTA.  Chi puo’ fare qualcosa lo faccia!!!

E’ incredibile come non ci sia nessuna pieta’ e nemmeno un po’ di umanita’ (non ne chiediamo tanta) da parte del mondo ma a maggior ragione da parte di un popolo che certe cose le ha subite e le conosce bene…essere bombardati tutta la notte vuol dire vivere il terrore di poter morire in ogni istante. Sfido chiunque di voi a vivere in questo modo. Ha ragione Michele Giorgio quando dice che i veri eroi sono i civili palestinesi che nonostante questo massacro in corso resistono, resistono e resistono !!! Shame on Israel !!!

P.S.  Un consiglio : Non andate a leggere altri giornalisti italiani e soprattutto non ascoltate le menzogne e le stronzate di Pagliara sulla RAI….da seguire Michele Giorgio per avere in diretta quello cha accade dentro la Striscia di Gaza e quello che scrive Rosa Schiano, una ragazza minuta con una forza straordinaria che vive da tempo dentro Gaza condividendo la drammatica vita di questi poveri disgraziati!  Oggi ha fatto un bell’articolo anche Andrea Avveduto  che vive a Gerusalemme…ma leggete il suo articolo e basta…non il Sussidiario per favore e nemmeno Repubblica ma nemmeno tutti gli altri….vergogna anche su di loro!!!!

Nessun commento: