Nato dal "basso", nell'ottobre scorso, da dei Blogger Democratici, il NO BERLUSCONI DAY.
Una manifestazione nazionale , per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi, che si terrà a Roma sabato 5 dicembre - h 14,00 con partenza da p.zza della Repubblica e a Milano sempre lo stesso giorno h 14,00 con partenza da p.zza Fontana.
L'evento non è organizzato da partiti, chi parteciperà è invitato semplicemente ad indossare qualcosa di color viola una maglietta, un berretto, una fascia ecc.
Prima di lasciarvi all'appello degli organizzatori vi allego due link, il primo e del sito ufficiale, mentre il secondo è quello della pagina facebook dalla quale puoi contattare i referenti della tua città o paese, per prender parte al NO BERLUSCONI DAY.
Sito: www.noberlusconiday.org
Facebook: http://www.facebook.com/no.berlusconi.day
E-mail: noberlusconiday@hotmail.it
ILTESTO DELL’APPELLO
A noi non interessa cosa accade se si dimette Berlusconi e riteniamo che il finto “Fair Play” di alcuni settori dell’opposizione, costituisca un atto di omissione di soccorso alla nostra democrazia del quale risponderanno, eventualmente, davanti agli elettori. Quello che sappiamo è che Berlusconi costituisce una gravissima anomalia nel quadro delle democrazie occidentali -come ribadito in questi giorni dalla stampa estera ce definisce la nostra “una dittatura”- e che lì non dovrebbe starci, anzi lì non sarebbe nemmeno dovuto arrivarci: cosa che peraltro sa benissimo anche lui e infatti forza leggi e Costituzione come nel caso dell’ex Lodo Alfano e si appresta a compiere una ulteriore stretta autoritaria come dimostrano i suoi ultimi proclami di Benevento.
Non possiamo più rimanere inerti di fronte alle iniziative di un uomo che tiene il Paese in ostaggio da oltre15 anni e la cui concezione proprietaria dello Stato lo rende ostile verso ogni forma di libera espressione come testimoniano gli attacchi selvaggi alla stampa libera, alla satira, alla Rete degli ultimi mesi. Non possiamo più rimanere inerti di fronte alla spregiudicatezza di un uomo su cui gravano le pesanti ombre di un recente passato legato alla ferocia mafiosa, dei suoi rapporti con mafiosi del calibro di Vittorio Mangano o di condannati per concorso esterno in associazione mafiosa come Marcello Dell’Utri.
Deve dimettersi e difendersi, come ogni cittadino, davanti ai Tribunali della Repubblica per le accuse che gli vengono rivolte.
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