sabato 4 settembre 2010

Contestazione a Renato Schifani solo un gesto di buon senso
















Non c'è dubbio la contestazione al presidente Schifani è stata unicamente ed oggettivamente un gesto di buon senso.
La solidarietà dei vertici del partito democratico, di nome ma non di fatto, del Presidente della Repubblica ecc. ci fan capire quanto ormai  la  gran parte della nostra classe politica sia sempre più casta, una casta chiusa ancor più in se stessa, che magari litiga in superficie ma in realtà non fa altro che alzare muri a proposte di cambiamento, critiche ed iniziative di contenuto dal grande senso razional-democratico ed innovativo che provengono dal "basso".
La casta sta perdendo la cognizione di ogni dove e quando, non sapendo leggere i segni dei tempi. Volendo sopravvivere il più a lungo possibile, essa se ne frega se molti dei suoi appartenenti non sono delle persone proprio proprio per bene come si sospetta per Schifani Renato e i suoi presunti rapporti con la mafia, ultime tra tutte sono le dichiarazioni dello Spatuzza il quale, dichiara che il presidende del Senato, in passato  quando svolgeva le mansioni di avvocato, fece da tramite tra i vertici Fininvest e i fratelli Graviano (boss della mafia).
Ai corraggiosi, democratici,  pieni di buon senso (cosa che non sono il P.D. ed altri partiti ) ed anche un po' malmenati  contestatori dico Grazie.
Sig. Giubilei, giornalista Rai, che ai manifestanti ha dato dei fascisti, si ricordi che del caso Schifani, casualmente, i media televisivi tradizionali  ne  parlan poco o niente; le rimembro il comportamento di radio e di stampa di regime nel periodo di nostra dittatura. Chi ha orecchie per intendere...  

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