Video ideato, diretto e prodotto da Adriana Bozzetto
Distribuito da LanebbiaelaneveTV
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PERCORSO DIDATTICO
Venerdì 28 settembre ho deciso di fare una camminata sul San Michele,
seguendo rigorosamente il tracciato del PERCORSO DIDATTICO, come indicato da
tabelloni, giusto per verificare lo stato di conservazione dei cartelli apposti
in corrispondenza delle 18 stazioni.
Dagli ultimi sopralluoghi, parziali (non ero passata sulla parte a Nord), il loro stato di conservazione non si può dire migliorato, ad ulteriore conferma che i suddetti cartelli sono stati semplicemente affidati nelle mani degli agenti atmosferici, sperando, forse, nella loro clemenza. In altre parole non si è provveduto alla loro manutenzione. Il risultato è il seguente:
Il cartello della stazione 8, dopo essere stato vittima di un disastroso
“cedimento strutturale” è stato rimosso. Quelli delle stazioni 10, 11, 12,
illeggibili da mesi, non sono più visibili, non si sa che fine abbiano fatto.
E’ probabile che anche il 12 sia stato tolto.
Va sottolineato che le stazioni 9, 10 e 11 vengono ora a trovarsi
all’interno del recinto che delimita l’area archeologica, quindi di fatto
escluse da un necessario nuovo tracciato del Percorso Didattico adattato al
mutato andamento del medesimo. Di conseguenza, saranno da rifare i due grandi
tabelloni, quello in piazza della Chiesa e l’altro in via San Michele,
adiacente alla stazione 1, saranno da rinumerare, quindi rifare, tutti gli
altri cartelli. Altri costi, ma, come ripete sempre il Sindaco, non dobbiamo
preoccuparci, siamo ricchi.
Già in un mio articolo apparso sul numero di Aprile 2012 (nr. 1- anno XXII)
del giornalino “La Voce del Paese” avevo denunciato la situazione pietosa in
cui versa il Percorso Didattico (ex Percorso della Salute), cartelli compresi. Nello
stesso articolo chiedevo al signor Sindaco di comunicare alla cittadinanza
quanto fosse costato il nuovo arredo del percorso stesso.
Naturalmente il Primo Cittadino (primo inter
pares, non lo dimentichi, eccellenza), colui che rappresenta tutti noi, adotta
una tecnica molto fruttuosa e conveniente nel nostro Paese: quella del MURO di
GOMMA.
Il sentiero, dal tracciato trascurato, non proprio chiaro e con varianti
ancora meno chiare, conduce il viandante nei pressi del famoso sito
archeologico cavaionese: quello della Bastia.
A quanto pare, negli ultimi tempi i lavori hanno subito una accelerazione
esponenziale, il che fa ben sperare in una prossima conclusione dei medesimi
dopo una dozzina di anni, sì, avete letto bene, una dozzina (1 dozzina = 12)
Foto 1 |
Foto 2 |
Foto 3 |
Foto 4 |
Come vedete il sito archeologico è stato recintato (foto n. 3 e 4).
L’entrata principale è dall’ampio cancello (foto n. 1). Per sicurezza, varcato
il medesimo, ci si imbatte in un secondo (foto n. 2) , meno maestoso, ma pur
sempre un cancello: un sito archeologico chiuso a doppia mandata, più protetto
di così!
Temo che il sito della Bastia seguirà la stessa sorte dei cartelli
informativi che scandiscono il Percorso Didattico: resterà eternamente chiuso e
subirà le fatali conseguenze legate alla assoluta assenza di manutenzione.
Signor Sindaco: chi gestirà il sito? Mi spiego meglio chi verrà incaricato
di aprire i cancelli per renderlo fruibile ad eventuali visitatori? Chi ne
curerà la manutenzione? Ed, infine, a chi toccherà sostenere i costi?
A proposito, come la mettiamo con la sbarra che ne impedisce l’accesso
provenendo da Incaffi?
Naturalmente, le mie domande rimarranno senza risposta.
Auguri Cavaion.
Adriana Bozzetto
P.S.
Le foto del filmato, dove non indicato diversamente, sono state scattate
venerdì 28 settembre 2012. Lo stesso vale per quelle del presente articolo ad
eccezione delle n. 3 e 4, risalenti a mercoledì 5 settembre 2012
1 commento:
Mai 2013 irrten wir auch auf dem Lernpfad herum. Auf der Tafel an der Kirche keinen Hinweis anzubringen, ist eine Unverschämtheit.
Familie Boy - Deutschland
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