Il messaggio non vuol far nessun tifo a partiti e movimenti.
Nel discorso si discute di internet, "la rete come mezzo di piena democrazia" se ben usata, dove tutto si "ripiana" e dove le gerarchie e gli ostacoli vengon meno.
Non si parla bene di Papi e della casta.
Ma si cita l'UMILTA', una virtù,......l'anticamera di tutte le perfezioni.
Dopo quello che è accaduto nella basilica di San Pietro durante la notte della vigilia, vi prego di non confondere Silvio con il Papa o il Papa con Silvio. Maddalena Balsamo attrice e Youtuber ce ne spiega qualcosa, guarda il video.
Per esserci la luce deve esserci l'oscurità ... te lo ricordi il video.
Se c'è stato un NO B Day per forza di cose e coerenza deve esserci anche un NO D' Day.
Massimo D'Alema è il simbolo di una opposizione che nei fatti non è mai esistita in quanto non ha mai e poi mai preso seri provvedimenti per fermare Papi, anzi si è ben amalgamata a questo, indulti, conflitti di interesse MAI seriamente risolti ecc., insomma inciuci su inciuci. Piero Ricca ha fondato il gruppo facebook ufficiale"NO D'ALEMA DAY Contro gli inciuci, per un'opposizione intransigente", Piero Ricca è una persona pluriconosciuta e di grande senso civico, questo sta a garantire la serietà del gruppo e dell'iniziativa.Vi lascio con le sue parole:
Gruppo ufficiale di cittadini consapevoli delle responsabilità storiche dei falsi oppositori di Berlusconi. Lanciamo una manifestazione per denunciare quindici anni di inciuci, compromessi, subalternità, tatticismi, vigliaccheria e corruzione morale di una parte consistente dei dirigenti politici che avrebbero dovuto rappresentare l'alternativa al berlusconismo, mentre in realtà ne sono stati contaminati. Massimo D'alema è il simbolo di questa politica suicida che non ha mai fatto nulla per risolvere il conflitto d'interessi e la concentrazione del potere televisivo e pubblicitario, che ha sempre sottovalutato la priorità della questione morale, che si è fatta imporre il vocabolario da un affarista estraneo alla democrazia. Cacciare Berlusconi, i suoi complici e i suoi servi è fondamentale. Tra i complici e i servi ci sono i suoi finti oppositori, a cominciare da Massimo D'alema.
Come sai non ho voglia di scrivere, però quanto can can, oltre il dovuto, si sta facendo per quel che è successo al Premier..... Per carità la violenza non mi piace, tutta la mia comprensione. Ma perchè adesso prendersela con i blogger? Con la rete? Perchè? Che caspita centriamo? Si coglie una spiacevole occasione per farci fuori? Per farmi fuori? Chiudendo il becco ad una informazione scomoda?
Reti low cost e aiuti dai privati così le città diventano wireless
A Roma, Genova e Firenze il wi-fi gratuito che batte la crisi. Pochi i fondi disponibili ma si rimedia con la collaborazione fra soggetti pubblici e privati di ALESSANDRO LONGO( da la Repubblica.it 15-11-09)
ROMA - Internet gratis a tutti i cittadini, per diffondere la cultura e sostenere il turismo. È il sogno delle pubbliche amministrazioni locali, e alcune lo stanno realizzando con progetti low cost. A Roma, Firenze, Genova e in altre città, infatti, sono state create ampie reti wi-fi, cioè senza fili, in luoghi pubblici o all'aperto, facendo economie perché i bilanci non consentono grandi investimenti. Si fa di necessità virtù: i fondi disponibili sono pochi e quindi si rimedia con la collaborazione tra soggetti differenti, pubblici e privati insieme. E pazienza se gli enti locali si ritrovano soli, in questa missione, poiché dallo Stato la diffusione delle reti wireless è ostacolata da leggi e balzelli che non hanno analoghi esempi nel resto d'Europa.
Un caso è quello di Provincia Wi-Fi, il progetto più esteso in Italia, che a oggi ha attivato 200 punti di accesso a Roma e in una sessantina di comuni limitrofi. Finora sono stati spesi 350mila euro. Si è riusciti a contenere le spese con l'idea di una "rete arlecchino", formata da hot spot non solo del Comune, ma anche di altri enti pubblici, come ospedali e università, e soggetti privati (bar, ristoranti, associazioni, circoli sportivi). L'utente naviga ovunque nella provincia con la stessa password, che si deve procurare una volta sola. La pubblica amministrazione, in questo caso, ha avuto il ruolo di catalizzare diverse risorse, coordinare il progetto e creare un sistema unico per identificare l'utente.
Il problema è che la normativa italiana (con il decreto Pisanu contro il terrorismo, del 2005) impone ai fornitori di internet regole molto rigide, assenti negli altri Paesi europei. Innanzitutto devono denunciare l'hot spot alla Questura, registrare il traffico dell'utente, identificarlo in modo certo. Molti dei soggetti che compongono la rete di Provincia Wi-Fi da soli non avrebbero le forze o le capacità tecniche per adeguarsi.
Di qui la soluzione: ci pensa la Provincia a sbrigare tutte le pratiche amministrative. "Crediamo così di contribuire alla modernizzazione del Paese e diffondere l'uso di internet", dice Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma. Il progetto per ora conta 11mila utenti e avrà altri 300 hot spot nel 2010.
Simile il funzionamento, e la filosofia, del progetto Genova Città Digitale: il Comune coordina una rete formata da hot spot di vari soggetti, pubblici e privati, in 16 aree, che dovrebbero triplicare nel 2010. "Il Comune ha pochi fondi per queste cose e di suo ha messo solo 10mila euro. Il resto arriva da altri soggetti, come i Comitati di via", dice Francesco Bollorino, consulente del Comune per questo progetto. "Lo scopo è sostenere il turismo e soddisfare le richieste dei giovani, che ci chiedono internet nei luoghi pubblici", aggiunge. Idem a Firenze, che ha appena aperto il WiFi gratis in dodici aree del comune capoluogo.
"Siamo riusciti a contenere l'investimento, spendendo solo 80mila euro, perché abbiamo riutilizzato infrastrutture già presenti, realizzate in passato per portare la banda larga nelle case non raggiunte dall'Adsl", spiega Jorge Assfalg, responsabile servizi informativi nella Provincia di Firenze. A Pescara il Comune ha "coperto" due piazze con 20 mila euro di spesa, grazie all'aiuto dell'operatore Fastweb.
Per fare di più servirebbe un aiuto anche dal governo: in questi giorni, da più parti (esperti e politici di entrambi gli schieramenti) si preme per cambiare le norme contenute nel decreto Pisanu, i cui limiti pesano sui progetti. Prevedono costi extra per le pubbliche amministrazioni che fanno le reti e l'identificazione via cellulare non funziona se l'utente ha una sim non italiana. Quindi gli stranieri sono penalizzati. Così, addio sostegno al turismo.
Una notizia che mi fà venire il vomito non potevo tralasciarla.
Centrali nucleari, «la prima sorgerà a soli 150 chilometri da Verona» da www.larena.it del 09-12-09
Verona. Il decreto arriverà in primavera, ma si fa strada l'ipotesi che la prima centrale nucleare italiana possa sorgere in Veneto, nell'area del Polesine, vicino a Chioggia, mentre il deposito delle scorie dovrebbe essere allestito in una località del Sud. Lo rivela oggi il Corriere della Sera secondo il quale l'orientamento dell'esecutivo guidato da Silvio Berlusconi sarebbe di realizzare al Nord la prima delle quattro centrali previste dal piano nucleare italiano. A favore della localizzazione in Veneto si era già espresso il governatore Giancarlo Galan. L'Agenzia per la sicurezza nucleare, che avrà potere decisionale sulla scelta dei siti, non è ancora nata. Da settimane si attende la nomina dei suoi vertici.
Non ho voglia di scrivere tanto sai, avete visto le immagini di ieri della manifestazione NO-BERLUSCONI DAY, la folla veniva inquadrata solo in rare occasioni, come per i V-Day i vaffanculo day. Il pensiero mi va immediatamente ai viaggi in Polonia di Papa Giovanni Paolo II° il quale veniva inquadrato, dalla TV di regime, sempre in primo piano perchè non si vedessero "le maree" di persone che lo circondavano.....
Riporto qui sotto le considerazioni,da tener conto, di Beppe Grillo dal post No B-Day...
Berlusconi ha i giorni contati, preparate lo spumante.
Ma gli altri? I suoi luridi fiancheggiatori? Quelli ce li dobbiamo tenere? Eliminato il ratto che ci ha contagiato, dovremo convivere con la peste bubbonica?Il No B Day va intestato ai partiti e all'informazione. Berlusconi è l'effetto, non la causa della degenerazione del Paese. Se non interveniamo sulle cause, la metastasi continuerà.Il No B Day va intestato a tutti i signor B di questo Paese, da Bondi a Bersani, da Boaniuti a Bassolino a Bossi. Dobbiamo liberarcene con la ramazza. Stanno preparando la successione. I compagni di porcate di Berlusconi sono in tutto l'arco costituzionale, in tutti i giornali pagati dalle nostre tasse. Si stanno mettendo d'accordo.Nel 2008 a piazza Navona il mio discorso, quello di Travaglio, della Guzzanti, di Antonio Di Pietro vennero tacciati come eversivi dal Pdmenoelle e da molte anime belle che sono oggi in sfilata. Veltroni che appoggia il no B Day chiese allora a Di Pietro di rientrare nel recinto razionale e riformista... Molti inciucisti si accodano alla manifestazione come se non fosse successo nulla. Non erano presenti in aula per lo Scudo Fiscale come la fata turchina Melandri, ma protesteranno vigorosamente contro Berlusconi. Potevano fare cadere il governo con il voto di fiducia, ma indosseranno un fazzoletto viola. Morto Berlusconi se ne fa un altro, Si chiama Fini, ha l'appoggio della Confindustria, viene venduto come la vera anima della sinistra. Un signore che sa tutto di Berlusconi, Dell'Utri, Previti e ha mangiato nel loro piatto per QUINDICI ANNI. Il futuro è già disegnato a tavolino da D'Alema e dagli orfani di Berlusconi. Lo stanno seppellendo vivo. Lo psiconano va abbattuto come simbolo, ma poi bisogna finire il lavoro. Altrimenti ci toccherà rimpiangerlo".
P.s. Il video sopra lo potete ristrovare come gli altri su Lanebbiaelaneve TV