domenica 30 settembre 2012

C´è chi raccoglie le monetine...

Aritcolo di  MAURIZIO CATTANEO pubblicato sul quotidiano L'Arena di Verona del 30-09-2012

De Gasperi, La Pira, Moro, il veronese Gonella, Nenni- solo per citarne alcuni- dall´attività politica non hanno tratto ricchezze. Eppure parliamo di persone che hanno avuto per anni incarichi di grande potere e responsabilità (e quando i partiti erano e potentissimi). Oggi scopriamo che un capetto qualsiasi del Pdl in Lazio in pochi anni ha accumulato fortune per sé ed i compagni di merende rubando e sperperando denaro pubblico a piene mani in aragoste, champagne e feste con maiali e ballerine. Negli anni di Gonella e Moro si costruiva lo Stato sociale con maggiori tutele, pensioni e sanità gratuita anche per i più deboli. C´erano meno soldi, eppure il debito pubblico non cresceva. Oggi, mentre l´Inps chiede la restituzione delle 14esime a 200mila pensionati con la minima (500 euro al mese), scopriamo che quel piccolo boss del partito in Lazio andrà in pensione a 50 anni con 4mila euro mensili di vitalizio. Come pure avr! à il vitalizio assicurato Nicole Minetti, eletta consigliere regionale per meriti notturni. Si dirà: che possiamo farci, questa è l´Italia. Ma non erano italiani anche quei politici sobri e seri che hanno promosso quel benessere diffuso di cui ancora tutti noi godiamo? Possibile un declino così spaventoso e repentino dei Palazzi? Ora tutti i partiti si stracciano le vesti gridando che bisogna cambiare registro, che i corrotti non verranno ricandidati, che è ora di fare un bel repulisti generale. Bene, ma se i tanti faccendieri resteranno a casa, chi li sostituirà in lista? Probabilmente personaggi ancora più voraci. Il problema è che in questo clima di politica-spettacolo, dove il potere viene usato come mezzo di arricchimento personale, non c´è bacchetta magica che funzioni. Un tempo la politica era ideale e militanza (parole che oggi ai più fanno venire da ridere), oggi mezzo per rubare. Un tempo la selezione iniziava all´oratorio o nelle sedi ! di partito e durava anni. Tra acqua sacra del Po, nottate ad Arcore o primarie da operetta oggi la selezione viene fatta in diretta Tv o per ordine del capo. Conta più una frase ad effetto e col tono giusto detta a «Porta a porta», che l´aver studiato. Conta più l´inchino al capobastone di partito che lo stare tra la gente. Ma allora non c´è nulla da fare? Noi speriamo ancora di no, ma servono azioni concrete. È in discussione il decreto anti-corruzione: lo si approvi. Si rivedano le norme di finanziamento ai partiti. Si taglino i privilegi. Non si ricandidi chi ha processi o condanne. Azioni concrete, insomma, non semplici evocazioni di repulisti stile ´94. Perché quelle monetine tirate ai politici ai tempi di Tangentopoli, qualcuno è poi andato a riprendersele. E con gli interessi.

giovedì 20 settembre 2012

E sul Lago di Garda temperature in aumento

"Il Lago di Garda subirà, sensibili cambiamenti, nei prossimi anni. Lo affermano i ricercatori del progetto europeo "Eulakes" che prospettano condizioni per nulla rassicuranti."

Articolo apparso sul settimanale "Verona Fedele" del 9 settembre 2012 

Clicca su ESPAND per leggere l'articolo ed ESC per uscire 
 

-

sabato 15 settembre 2012

Art in Wood settembre 2012 - San Giacomo di Zocca (Mo)

Clicca e visualizza il programma Art in Wood
"ARTinWOOD" settembre 2012
LA NATURA INCONTRA L’ARTE FRA CASTAGNI E BETULLE IL MUSEO DEL CASTAGNO di Zocca (Mo) ospita un gruppo di ARTISTI INTERNAZIONALI che danno vita ad un nuovo PROGETTO NATURALISTICO / CREATIVO realizzando sul posto a Monte San Giacomo alcune opere con i materiali offerti dal bosco.

Programma

21/22 SETTEMBRE ore 10.00 / 17.00 si può assistere alla creazione delle opere.
23 SETTEMBRE - FESTA D’AUTUNNO

Ore 15.00 INAUGURAZIONE "ARTinWOOD"
Cerimonia di apertura ufficiale del Percorso Naturalistico Creativo
con visita guidata alle opere.
A seguire INCONTRO CON GLI ARTISTI e rinfresco.
Dalle ore 11.00 * Musica e animazioni * Stands gastronomici

Il progetto che si inaugura il prossimo 23 settembre rimarrà disponibile alla visita durante tutto l'anno.

Per ulteriori informazioni: http://museodelcastagno.promappennino.it/

sabato 8 settembre 2012

Cavaion, risposta al Sig. Renato Tomezzoli

Foto di Adriana Bozzetto
Gradirei che il  Signor Tomezzoli fornisse più esaustive informazioni sui fatti che lo hanno spinto ad esprimere pubblici e sperticati elogi al Sindaco ed all’Amministrazione del Comune di Cavaion Veronese. Sarei anche molto grata se il Signor Tomezzoli ci dicesse quali vie egli è solito percorrere perché io, e non solo io, che ci abito da circa 18 anni ho un’opinione che non collima con la sua e, sinceramente, non mi sentirei di indicare il nostro Primo Cittadino a fulgido esempio da seguire da parte di altri suoi colleghi. Emblematica in fatto di cura e manutenzione è via Belvedere, ci faccia un giretto signor Tomezzoli e faccia un giretto per Cavaion “alta” quando piove e constaterà che qualche via (via Roma, via Vittorio Veneto, per esempio) sembra un progno perché priva di caditoie per il deflusso dell’acqua piovana. Tali piccoli particolari a parte, non mi pare proprio il caso di elogiare pubblicamente chi, semmai, altro non avrebbe fatto che compiere il proprio dovere, in questo caso, ordinaria manutenzione delle strade comunali. Ma, forse, appartengo ad un’altra generazione o sono di un altro pianeta.
Adriana Bozzetto

Risposta alla lettera aperta firmata dal Sig. Renato Tomezzoli, pubblicata dal quotidiano L'Arena del 18 agosto 2012, pagina 23 sezione "LETTERE", che di seguito riportiamo.

CAVAION Complimenti al sindaco
Devo congratularmi col sindaco di Cavaion e la sua amministrazione in quanto sono molto sensibili alle segnalazioni che ricevono dai cittadini, anche se non sono loro elettori per quanto riguarda la
manutenzione, l´ordine e la pulizia delle strade. un comportamento lodevole verso tutta la gente che utilizza e passa sul loro territorio. Ancora complimenti caro sindaco, avanti così e che sia di sprone ad altri sindaci della zona i quali non tutti accettano e tengono presente, attuandole, le giuste osservazioni degli utenti
.
Renato Tomezzoli
VERONA

domenica 2 settembre 2012

Lazise, musica per mattoni!

Articolo del 19 agosto 2012 tratto dal sito veramente.org

La mafia nostrana a Lazise

Spesso si parla delle infiltrazioni della mafia nell’economia veneta. C’è una mafia molto più insidiosa e più radicata, che viene da vicino e che controlla gran parte dei finanziamenti pubblici e dei capitali provenienti dalle lottizzazioni dei Comuni...
.
Abbiamo letto sui quotidiani il resoconto della presentazione del “grande progetto di Polo Musicale” a Lazise, in località Rocchetti:
“Una superficie coperta di 6.000 metri quadrati che insiste su un´area di complessivi 35.000 metri quadrati dove troveranno spazio aule per la musica, la danza, la musicoterapia, sale registrazione di regia, biblioteca e un teatro estivo e invernale.
Un progetto dal costo complessivo di circa nove milioni di euro, tre dei quali saranno assorbiti dai primi due stralci destinati alla realizzazione dell´area didattica e alle opere di urbanizzazione.
Contemporaneamente ai lavori per il Polo culturale partiranno anche quelli per le urbanizzazioni concesse sempre in località Rocchetti al privato con l´accordo – 10.000 metri cubi di edilizia residenziale popolare e 25.000 metri cubi di edilizia privata libera – e per la sistemazione del lungolago sino al campeggio comunale: un intervento, quest´ultimo, del valore di 800.000 euro sempre pagati, secondo quanto previsto dall´accordo con il Comune, dalla società Area Progresso”.
Vale la pena di farci un giro in località Rocchetti, a due km dal centro di Lazise in direzione Pastrengo, per rendersi conto di quanto sia astrusa la collocazione di un polo che dovrebbe essere facilmente accessibile per gli abitanti di Lazise.
Ma ancora più interessante è scoprire cosa c’è adesso in località Rocchetti. Ci sono:  un enorme fabbricato industriale mai utilizzato (avrebbe dovuto essere una cantina vinicola), una costruzione civile a due piani (mai portata a termine) e tutt’intorno vigneti.
La cantina è stata costruita nei primi anni 2000 con un contributo europeo di 279 milioni di lire, ottenuto attraverso l’Ispettorato Regionale per l’agricoltura. I proprietari della cantina sono gli stessi che, nello stesso periodo, “spianavano” la Prateria del  Maso di Montecchio per impiantarvi un vigneto intensivo. Una serie di gravissimi illeciti amministrativi portarono al sequestro di tutti i terreni per più di un anno.
Ma torniamo a Lazise dove, tra il 2000 e il 2010, con i sindaci Sebastiano e Franceschini, in località La Pezza (la zona compresa fra la Strada Provinciale VR-Lazise e la strada Gardesana, direzione Peschiera) è in atto un vorticoso giro di discutibili lottizzazioni che via via rendono edificabili  zone destinate a verde pubblico e a servizi.
La Provincia (che  a qualcosa evidentemente serve) chiede il ripristino delle zone destinate a verde e a servizi cancellate dalle mappe del Pat ed è a questo punto che viene concepito l’inghippo della Cantina, perché le zone a verde e a servizi vengono spostate, guarda caso, proprio in località Rocchetti, dove ha sede la cantina fantasma, che diventa così la Casa della Cultura e che di colpo vede trasformati tutti i terreni circostanti, attualmente piantati a vigneto, in terreni edificabili (residenziale mc. 25.000,00 e residenziale convenzionato mc. 10.000,00, totale mc. 35.000,00).
Chiunque può fare un calcolo abbastanza preciso del valore in euro di questa trasformazione e il risultato sarà comunque molto superiore al valore calcolato dal Comune di Lazise in € 4.850.000,00.
Come era prevedibile, i nomi delle società titolari dei terreni sono cambiati più volte, passando dalla originaria SOCIETA’ AGRICOLA ROCCHETTI alla attuale  SOCIETA’ AREA PROGRESSO, ma, come tutti sanno, cambiando l’ordine degli addendi (o dei soci), il risultato non cambia.
Il sindaco di Lazise Franceschini, l’architetto Alfredo Pasquetto, il sindaco di Peschiera Chincarini (tutti presenti alla kermesse) sono personaggi noti per il loro impegno nella salvaguardia del territorio, nella tutela dei valori paesaggistici e nella lotta contro la speculazione edilizia nel basso lago.