Nel paese delle piste ciclabili e dei centri commerciali disordinati (en bel casin par dir la verità) ,gli amministratori comunali si sono ridotti gli importi delle loro retribuzioni. Speriamo che tale provvedimento sia di esempio anche alle altre amministrazioni in particolare quelle con i bilanci non propriamente "brillanti".
Da L'Arena di Verona di domenica 17 marzo 2013
AFFI. Il sindaco: «Vogliamo mantenere tutti i servizi sociali». E annuncia: «Raddoppiate le detrazioni sulla prima casa»
Sindaco e assessori si tagliano lo stipendio per 21mila euro
Ridotti pure di 39mila euro reperibilità e straordinari dei dipendenti: i soldi risparmiati in un fondo per la solidarietà
Sarà
un 2013 di lacrime e sangue per il Comune di Affi che da quest´anno è
soggetto al Patto di stabilità. Per far quadrare i conti
l´amministrazione taglierà le indennità di sindaco e assessori e gli
straordinari e i compensi accessori del personale. Lo ha annunciato il
sindaco Roberto Bonometti all´ultimo consiglio comunale.
La paga
del sindaco passerà da 1.360 euro lordi mensili a 850. Dimezzate anche
quelle degli assessori che ora vanno da un massimo di 126 euro a 63
euro lordi al mese. Prima variavano da 204 ai 102. «Siamo entrati in un
vortice negativo che ci obbliga a rivedere i nostri usi e costumi», ha
detto il sindaco. «Io e i miei collaboratori abbiamo steso un bilancio
di previsione che dà la possibilità alle persone in difficoltà di
avere un sostegno, mantenendo tutti i servizi sociali. La prima
variazione che il nostro governo dovrebbe fare è diminuire i costi
della macchina burocratica. Seguendo! questo principio abbiamo
ridotto nel nostro Comune il costo del personale di circa 60 mila euro.
Sono state abbassate le indennità degli amministratori di 21mila euro.
Il resto dei risparmi deriva dalla riduzione degli incentivi,
straordinari e reperibilità dei dipendenti (39mila euro, ndr). Con
questi soldi abbiamo creato un fondo di solidarietà».
Il
consiglio ha quindi stabilito le aliquote Imu e Irpef. «Continuiamo a
pensare che l´Imu sulla prima casa sia assurda», ha detto il sindaco.
«Pertanto applicheremo un´ulteriore detrazione per la prima casa (la
precedente era di 200 euro, ndr) portandola a 400 euro più 50 per ogni
figlio convivente fino a 26 anni di età. Molte famiglie con questa
nuova regola non pagheranno nulla per la casa d´abitazione, altre
rispetto allo scorso anno avranno uno sconto di 200 euro». Le altre
aliquote restano invariate: fabbricati rurali 0,2%, altri edifici non
adibiti ad abitazione principale 0,76.
Novi! tà anche per
l´aliquota Irpef. finora dello 0,2% indipe! ndentemente dal reddito:
ora sarà proporzionale al reddito, con scaglioni progressivi: 0,2%
(fino a 28 mila), 0,4% (da 28mila a 55mila), 0,6% (dai 55mila ai
75mila), 0,8% (oltre i 75mila). Approvata anche l´applicazione della
nuova tassa rifiuti. Gli obblighi di legge impongono al Comune di
garantire maggiori entrate per il servizio di raccolta e smaltimento
rifiuti. Circa 124 mila in più rispetto al 2012 (80mila da «girare»
allo stato e 24mila alla Provincia) per un totale di 540mila. «La nuova
tassa sui rifiuti sarà una nuova batosta soprattutto per le famiglie
numerose», ha commentato il sindaco. «Una famiglia di sei persone che
abita in 90 metri quadrati ora dovrà pagare circa 340 euro all´anno
rispetto ai 120 di prima». Infine il bilancio di previsione 2013 è
stato ridotto nelle spese correnti, rispetto all´anno scorso, di
300mila euro. «Sono rimasti invariati gli investimenti nei servizi e
sociali», ha detto Bonometti. «Abbiamo tagliato! tutto ciò che non era
indispensabile e siamo passati da 2 milioni e 800mila a 2 milioni e
500mila per quest´anno. La nostra priorità comunque è di salvaguardare
in primo luogo le famiglie in difficoltà con bambini e minori». Nel
2013 non è prevista nessuna opera pubblica a causa delle ristrettezze
di bilancio.
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