Venerdì 24 Luglio –
mattina
Apro
il rubinetto dell’acqua per lavarmi i denti e mi accorgo che è grigiastra.
Passo
immediatamente all’acqua minerale.
Suppongo
sia una cosa momentanea, dovuta a qualche intervento sull’acquedotto.
In
serata mi accorgo che il grigiore è, sì, diminuito, ma persiste.
Alle
20.56, scrivo una mail alla Sindaca e alla Vice, la Dottoressa Arianna Rizzi,
medico condotto.
Questa mattina dal rubinetto fuorusciva acqua
abbastanza torbida, questa sera mi pare meno torbida, ma non ancora incolore,
cristallina. Ad ogni buon conto continuerò ad usare l'acqua minerale per
lavarmi i denti.
Problemi all'acquedotto?
In attesa di notizie, si spera confortanti, saluto cordialmente
Adriana Bozzetto
Problemi all'acquedotto?
In attesa di notizie, si spera confortanti, saluto cordialmente
Adriana Bozzetto
Lunedì 27 Luglio
Controllo
la posta elettronica e trovo la risposta. Per un lapsus la Sindaca si rivolge a
me con il nome della dottoressa Rizzi.
La
mail era stata inviata alle 15,06.
Ciao Arianna,
ho parlato con l'AGS, sono intervenuti ancora ieri (26 luglio n.d.A.) per risolvere il problema con gli operai (stanno verificando la causa), oggi stanno monitorando (sembra che l'acqua stia tornando alla normalità) e domani mattina l'idraulico AGS farà più sopralluoghi.
ho parlato con l'AGS, sono intervenuti ancora ieri (26 luglio n.d.A.) per risolvere il problema con gli operai (stanno verificando la causa), oggi stanno monitorando (sembra che l'acqua stia tornando alla normalità) e domani mattina l'idraulico AGS farà più sopralluoghi.
In questa fase, per sicurezza, meglio non berla! ho
chiesto all'ags di darmi info in tempo reale ti tengo comunque aggiornata.
grazie
ciao
sabrina
grazie
ciao
sabrina
Mercoledì 29 Luglio – mattina
Esco
per andare a prendere il pane.
Decido di fare un giro più lungo per
scendere e passo da via San Michele.
Qui
scopro la presenza di un avviso del Comune datato 27 Luglio nel quale si rende
noto agli abitanti delle vie San Michele, Belvedere e Calcarara “di non
utilizzare l’acqua potabile per uso umano in
quanto ci sono in corso delle verifiche all’impianto idrico potabile da parte
dell’Azienda Gardesana Servizi (AGS)”
Abito in via Belvedere ma davanti a casa
mia non ho visto niente.
In
basso, nelle vicinanze del Municipio incontro la Sindaca, chiedo spiegazioni e
reclamo l’assenza dell’Avviso nella mia via. Mi riservo, tuttavia, di
controllare al ritorno a casa e poi informarla.
Informo
la Sindaca confermando l’assenza dell’avviso. Nel pomeriggio, verrà apposto ai
lampioni nel tratto di strada prospiciente la mia abitazione.
Da
notare che tale avviso non è presente nella bacheca virtuale del sito del
Comune, almeno io non l’ho visto.
Fino a lunedì 3 Agosto nessuna novità.
Lunedì 03 Agosto - pomeriggio
Il
fine settimana ero assente. Torno lunedì
27 verso le 15,45. L’acqua c’è, non mi pare proprio pulitissima, ma, al
momento non approfondisco, devo solo lavarmi le mani.
Alle 20.30 comincia il bello.
Sento
suonare il campanello, mi affaccio alla finestra e vedo una giovane coppia.
Riconosco la ragazza, che si presenta. E’ la figlia di amici tedeschi che hanno
in affitto un appartamento vicino a casa mia. Il papà le aveva detto di
rivolgersi a me per aiuto. Mi chiede se da me arriva l’acqua. Trovo la domanda
un po’ strana e controllo: anche dai miei rubinetti non fuoriesce nulla. Glielo
dico aggiungendo che, però, non ne so niente e che mi sarei informata
interpellando la Frau Bürgermeisterin
(la signora Sindaca). Sorridendo la ragazza dice che cuocerà la pasta con la
minerale.
Telefono
alla prima cittadina la quale, meravigliata, mi dice che l’AGS aveva informato
a voce tutte le abitazioni coinvolte e/o lasciando un messaggio nella cassetta
delle lettere e mi comunica che il blocco dell’erogazione, iniziato alle 20.00 sarebbe
finito alle 8.00 del giorno dopo, martedì 4.
Ribadisco
che la mia cassetta delle lettere era vuota e che ero rientrata a casa solo nel
pomeriggio, forse avevano avvisato prima del mio rientro, ad ogni buon conto
avrei indagato.
Così
faccio: né quelli che abitano al primo piano del 38 di Via Belvedere, dove
risiedo, né altri miei vicini hanno mai sentito suonare il campanello pur
essendo sempre presente qualcuno in casa, né c’erano avvisi nella loro cassetta
delle lettere, altrimenti qualcuno non sarebbe rimasto a secco mentre
bell’insaponato, si stava facendo la doccia.
Metto
al corrente vicini e vicinissimi italiani e stranieri che l’acqua mancherà fino
alle ore 8.00 di martedì 4.
Proseguo
e scendo in piazza, all’altezza dell’imbocco dell’Introl Soletti, incontro un
gruppo di persone dell’AGS. Mi lamento. Il responsabile afferma che nel
pomeriggio avevano esposto l’avviso e mi indica quello vicino a lui.
Interruzione dalle 20.00 di lunedì 3 alle 12.00 di martedì 4.
Peccato
che sul tratto di via Belvedere dove abito non ci sia niente.
Il
gestore della Locanda dispone di acqua
potabile. In seguito alle sue proteste lo hanno collegato, tramite un tubo di
gomma, direttamente alla cisterna. A tale tubo, fissato all’asta del cartello
segnaletico di Stop all’imbocco di via Belvedere, è stato applicato un
rubinetto in modo da consentire a chiunque di approvvigionarsi di acqua
potabile.
Torno
a casa e aggiorno vicini e vicinissimi, italiani e stranieri, che l’acqua
mancherà fino alle ore 12.00 di martedì 4.
Martedì 4 Agosto
Martedì mattina devo andare a Sommacampagna, ritorno a Cavaion
passando da Peschiera, da mio fratello, per fare una doccia.
All’andata,
attraversando la piazza della Chiesa, rivedo il responsabile dell’AGS
incontrato la sera prima. Era con due funzionari della ASL. Mi fermo e chiedo
notizie. Quando rientro, verso le 12.30
l’acqua c’è. Bene, tutto è ritornato alla normalità.
Martedì sera vado in piazza, alla Locanda, per una bibita in
compagnia di afflitti acquatici.
Scoperta: l’erogazione
è ripresa, ma l’acqua non è ancora sicura, bisognerà aspettare qualche giorno
per i necessari controlli.
Mercoledì 5 Agosto – mattina
Telefono
all’AGS e chiedo come stanno le cose. Mi confermano quanto appreso la sera,
l’acqua non è ancora sicura bisognerà attendere il risultato di analisi in
corso. L’erogazione era tornata alla normalità però restava in vigore l’avviso
del 27 (e l’ordinanza del 29, mai vista da queste parti). Buono a sapersi!
Chiedo
quanto tempo sia necessario per conoscere l’esito dei controlli: 10 giorni,
perché le analisi dovranno seguire un iter complesso.
Ringrazio,
chiudo e contatto immediatamente la Sindaca: perché non siamo stati tempestivamente
informati sullo stato dell’arte?
Mi
fa presente che mi aveva scritta una mail e che era stato pubblicato un avviso
sulla bacheca virtuale (a che ora?) del Comune. Controllerò: era vero, alle 19.47
della sera prima, il 4 Agosto, mi aveva inviata una informazione per posta
elettronica, ma io non sto tutto il giorno attaccata al computer a consultare
posta e sito del Comune per vedere cosa succede. E magari esco anche. E quelli
che il computer non lo usano?
Obiezione,
ma la gente si deve anche parlare. Appunto, ho replicato, lo sono venuta a
sapere proprio in questo modo!
Per
farla breve, attendeva informazioni dall’AGS per sapere quanto giorni duravano
i controlli e appena ricevuta l’informazione avrebbe provveduto a comunicarlo
agli interessati.
Le
faccio presente che, proprio dall’AGS, avevo appena appreso che erano necessari
10 giorni e insistevo sul fatto che l’avviso doveva essere affisso alla
cassetta delle lettere di ogni abitazione colpita, come fanno quelli
dell’associazione Mato Grosso per informare che passeranno per la raccolta di
questo o quello. Chissà, avranno frequentato qualche master bocconiano di
comunicazione efficace.
Finalmente
è stato fatto così e, nel primissimo pomeriggio, l’informazione aveva assunto
un carattere capillare, con buona pace di tutti quelli che avevano ripreso a
bersi l’acqua nel frattempo, dalle 12 del giorno 4, amici di sventura di tutti
gli altri che se la sono bevuta a causa delle lacune informative iniziali.
Naturalmente
l’avviso di astenersi per ancora 10 giorni dall’uso come acqua potabile del
liquido che fuoriesce dai rubinetti è stato affisso anche all’abitazione di chi
tutto questo ha provocato, “a causa di una
manovra azzardata”. Non mi paiono
appropriati né il sostantivo, manovra, né l’aggettivo, azzardato. In casi del
genere parlerei piuttosto di irresponsabile
intervento.
E
adesso arriviamo all’ultimo tassello, così si spera, del mosaico.
Da un articolo apparso su L’Arena del 7
Agosto veniamo a sapere che “per alleviare il disagio dei residenti in
questa parte del paese, AGS e Comune hanno stabilito di dotare ogni nucleo
familiare di una tessera del valore di 10 euro per rifornimenti gratuiti alla
casetta dell’acqua in via Berengario”. Avete presente dove si
trova?
E
poi, perché 10 Euro ad ogni nucleo familiare? Il mio nucleo è composto da 1
persona, la sottoscritta, quello dei miei vicinissimi da 4. Inoltre non te lo
recapitano a casa, la tessera, bisogna farne richiesta seguendo la solita
procedura: carta d’identità, moduli da compilare, ecc. ecc.
E
tutti i proprietari di seconde case a Cavaion? Quelli che pagano l’IMU. E
qualche turista in affitto, afflitto anche lui? Non ne hanno diritto, però: “Inoltre AGS ha istallato un rubinetto (sono
2, n.d.A.) in via
27 marzo 1945, all’incrocio con via Calcarara, dove pure l’approvvigionamento è
gratuito” , e la
quantità non contingentata.
Per chi non sapesse dove si trova via 27
marzo 1945 è la strada che, dalla piazza della Chiesa, conduce ad Incaffi e i 2 rubinetti sono applicati
alla cisterna che si trova, per chi sale,
alla sinistra della cabina dell’energia elettrica.
Decisamente
più comodo per chi sta da queste parti, meno avvilente, per non dire umiliante,
e più consono alla vocazione turistica cavaionese.
Piccolo particolare, io, L’Arena non la
leggo: sono stata informata dal network personale.
Non
era forse era meglio parlare di litri a costo zero non di 10 Euro? Non è educato
dichiarare il costo dei regali. Cosa ne dice l’addetto alla comunicazione dell’attuale
Amministrazione, molto attivo, ma non in questo caso?
Perché
tale informazione, almeno quella dei rubinetti in via 27 Marzo 1945, non è
stata inserita nell’ultimo avviso del 5 Agosto? L’Amministrazione ne era di
certo a conoscenza visto che l’AGS me l’aveva comunicato nel corso del
colloquio telefonico della mattina del 5 Agosto.
Nell’avviso
che rendeva noto il blocco dell’erogazione dell’acqua nelle zone colpite,
redatto dall’AGS, questa si scusava per il disagio arrecato.
Avete
letto qualche cosa del genere a firma dell’Amministrazione?
Augurando
all’acqua di superare brillantemente gli esami,
e il mio sincero augurio non è di certo disinteressato, mi congedo.
Adriana
Bozzetto – la solita extra comunitaria
P.S.
Che cosa bisogna fare per farsi rimborsare le spese extra per l’acquisto di
carta igienica?
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